Paolini: «L’obiettivo è aggiungere sempre un mattoncino, se si resta fermi si torna indietro»

A Tuttosport: «Il 2025 resta un anno positivo. Ho vissuto anche momenti tosti, di crescita, e mi sono serviti per il futuro».

Jasmine Paolini

Italy's Jasmine Paolini serves to USA’s Peyton Stearns during their women's singles semi-final match for the WTA Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 15, 2025. (Photo by Filippo MONTEFORTE / AFP)

Dopo aver fallito alle Wta Finals a causa di un’influenza che l’ha colpita proprio in quei giorni, la tennista Jasmine Paolini ha rilasciato un’intervista a Tuttosport.

L’intervista a Paolini

Come sta?

«Adesso bene. Sono stati giorni tosti ma sono cose che non si possono controllare».

Il suo bilancio del 2025?

«Resta un anno positivo. Il ricordo più bello è stato Roma. Ho vissuto anche momenti tosti, di crescita, e mi sono serviti per il futuro».

Dunque il prossimo anno chi l’allenerà?

«Nell’ultima parte di stagione abbiamo trovato stabilità e sono contenta del team che ho. Sono le persone giuste con cui proseguire».

Dopo due anni così come si alza ancora l’asticella?

«Continuando a lavorare e cercando di capire cosa mi manchi. L’obiettivo è rimanere a questo livello, io provo a vedere cosa fanno gli altri meglio di me per aggiungere un mattoncino a quello che sono io, perché se si resta fermi, si torna indietro».

Giocava col sorriso, ora sembra giochi contro sé stessa

Dov’è finita Jasmine Paolini? Dov’è finita la tennista sorridente che dice innamorare di sé Anna Wintour leggendaria (adesso ex) direttrice di Vogue? Giocava col sorriso. Era uno spettacolo sia tennistico sia di vita. Lo scorso anno giocò due finali Slam: Parigi e Wimbledon. Le perse entrambe ok, ma le giocò. Salì fino al numero quattro della classifica mondiale. Probabilmente, chissà, proprio la sconfitta a Wimbledon – in tre set contro la ceca Krejčíková – ha lasciato strascichi mai del tutto superati nonostante l’oro olimpico conquistato in doppio con Sara Errani. Lo scorso anno disputò anche le finali Wta.

Da marzo 2025 ha cominciato a vagabondare tra un coach e l’altro. Ha lasciato la guida di Renzo Furlan con cui aveva scalato la classifica e raggiunto due finali Slam. A marzo aveva già cominciato il percorso di smarrimento. Ma non si è più ripresa. Non solo, è andata avanti nel tunnel buio, sempre più buio. Al Roland Garros ha sprecato tre match-point al quarto contro turno contro Svitolina ed è andata a casa. A Wimbledon è uscita al secondo turno.

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