Si può fare peggio della sconfitta col Psv? Conte c’è riuscito con le sue dichiarazioni
DI SERGIO SCIARELLI - Alimentare retropensieri non fa bene a nessuno. Per un po' sarà meglio tenersi molto lontano da microfoni e intervistatori

Dc Napoli 05/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Genoa / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Si può fare peggio della sconfitta col Psv? Conte c’è riuscito con le sue dichiarazioni
Sembra incredibile: peggio di una partita ignominiosamente persa in campo internazionale con un punteggio tennistico ci poteva essere qualcosa di peggio? Era veramente difficile, ma si è verificato. Il riferimento è alle dichiarazioni rilasciate dall’allenatore dopo il disastro. Era già un po’ di tempo che ascoltavamo conferenze stampa e commenti di Conte, dopo le ormai troppe sconfitte, argomentate tra il filosofico e il farneticante.
Ma che senso ha lanciare messaggi di accuse pesanti nei confronti di entità astratte che sarebbero poco rispettosi dei napoletani, invocare con discorsi sempre e soltanto filosofeggianti un maggiore lavoro per la squadra che lui allena, lamentarsi di avere fatto comprare molti giocatori per poi dolersi di normali difficoltà di inserimento, di non avere realizzato nessuna alchimia di gruppo. Non sembra quindi opportuno e urgente, per il bene del Napoli, chiuderla con dichiarazioni fumose e non del tutto rispettose verso calciatori, tecnici, società e soprattutto tifosi per riconoscere i molti errori commessi in proprio e non attribuibili ad altri?
Conte ha un passato di grandi successi e attestazioni di stima profonda che non meritano di essere compromesse da prese di posizione contrarie alla logica e al buon senso. Ma chi ha voluto i giocatori acquistati non solo del calcio mercato estivo ma anche in quello di riparazione, chi decide le formazioni, chi ha chiesto ed ottenuto di investire quasi duecento milioni per nuovi calciatori, chi li fa allenare, chi può lamentarsi per il supporto che riceve da un presidente vicino alla squadra?
Ed allora, caro Conte, più umiltà, meno tentativi di addossare ad altri colpe che hanno solo un chiaro responsabile e, soprattutto, per un po’ tenersi molto lontano da microfoni e intervistatori. Le critiche di oggi potranno servire a trovare nuovi stimoli e nuovi comportamenti? È questo lo spirito di critiche e polemiche con cui possa essere aperto un discorso di maggiore chiarezza a vantaggio del patrimonio comune rappresentato dal Calcio Napoli? Noi lo speriamo, convinti che possano essere intesi nel modo giusto e senza retropensieri di qualsiasi tipo e di dubbio gusto?