Ceccon: «Non sono geloso di Sinner, è un dato di fatto che guadagniamo 15mila dollari se va bene»
Al CorSera: «Faccio i conti con i miei sbalzi di umore. A Parigi mi sarei messo a piangere ma mi sono trattenuto per non farlo davanti a tutti; ho pianto la sera in camera».

Parigi (Francia) 31/07/2024 - Olimpiadi Parigi 2024 / nuoto / foto Panoramic/Image Sport nella foto: Thomas Ceccon ONLY ITALY
Il nuotatore Thomas Ceccon, in vista dei Giochi Olimpici di Los Angeles del 2028, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera.
L’intervista a Ceccon
«Io sono molto sensibile, anche se non sembra. Quando ti apri poi ti rendi vulnerabile, ecco perché mi nascondo molto. L’unica volta in cui non potevo era sul podio all’Olimpiade di Parigi».
Si è vergognato di essersi fatto vedere emozionato?
«Mi sarei messo a piangere ma mi sono trattenuto, non volevo farlo davanti a tutti. Ho pianto la sera in camera».
Non è un tipo facile da comprendere…
«Faccio i conti con i miei sbalzi di umore. Anche per stupidaggini, magari non mi piace come mi sto allenando oppure ho un pensiero che non voglio esternare. E poi sono abbastanza permaloso. Se le cose me le dicono in un certo modo, mi chiudo a riccio. Lo faccio da sempre anche con i miei genitori».
Papà Loris e mamma Gioia si sono fatti in quattro per darle l’opportunità di diventare un campione…
«Già a tre anni ripetevo di voler nuotare, non ho mai avuto un piano B. I sacrifici sono stati tanti, mio padre da infermiere ha fatto i doppi turni. Per me si sono divisi, lui a Schio con mio fratello mentre mia madre si è trasferita a Verona con me quando avevo 17 anni. Li ringrazio tanto, hanno investito sul mio sogno».
Ha mancato la finale mondiale dei 200 dorso a Singapore per 4 centesimi…
«Le critiche ci stanno, sono pure d’accordo con chi le fa, ma è difficile spiegare l’imprevedibilità di una gara. In pochi tengono conto che io magari prima ho già nuotato otto turni. Sono il primo a crocifiggermi. Nessuna critica sarà più feroce di quelle che io faccio a me stesso».
In futuro ci sarà un Ceccon meno polivalente?
«A Singapore mi sono massacrato, ma agli Europei nel 2026 proverò ancora un programma multiplo con 14-15 turni di gara in una settimana, in vista di LA 2028. Essere poliedrico fa parte di me. In allenamento adoro fare tutti e quattro gli stili».
L’hanno accusata di essere invidioso dei guadagni di Sinner…
«Mi avevano chiesto la diversa visibilità tra tennis e nuoto. Dire che noi nuotatori se va bene guadagniamo 15mila dollari è un dato di fatto, non è gelosia. Io sono tifoso di Jannik. Ma tra titoli, like, click, tante cose vengono stravolte diventando senza senso».