Non mi appassiona la discussione da bar su Hojlund che sarebbe dovuto uscire al posto di De Bruyne
Conte ha fatto la cosa più logica che si potesse fare, anche con Politano. Il risultato è l’effetto di un errore Di Lorenzo, il Napoli ha confermato la sua forza

Db Manchester 18/09/2025 - Champions League / Manchester City-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Ruben Dias-Rasmus Hojlund
Non mi appassiona la discussione da divano su Hojlund che sarebbe dovuto uscire al posto di De Bruyne
Che dire? Partita incommentabile quella contro il City. Il cui andamento ed il cui esito è stato senza dubbio determinato da uno sfortunato intervento di Giovanni Di Lorenzo.
Nei primi 20 minuti si era registrata una prevedibile superiorità territoriale della squadra inglese. Ma il Napoli si era posto con personalità. Procurandosi anche due nitide occasioni. Una con un colpo di testa di Beukema bloccato sulla linea di porta da Donnarumma. L’altra con un’iniziativa personale di Spinazzola. E nessuno può dire come sarebbe evoluto l’incontro. Fermo restando che il City è una grande squadra, con un tasso tecnico elevatissimo. E che quindi magari avrebbe vinto comunque. In ogni caso, il Napoli non aveva dimostrato in quei 20 minuti alcuna sudditanza. Ma con i se e con i ma non si fa la storia.
Ho sentito un commento di Paolo Del Genio che mi sento di condividere completamente coincidendo esattamente con la mia visione dei fatti. Forse la squadra di Manchester non è la più forte al mondo. Ma per le caratteristiche del suo gioco è certamente quella alla quale non puoi regalare un uomo. A parte le statistiche che, smentendo la tesi di Liedholm secondo la quale in 10 si gioca meglio perché c’è più spazio, dimostrano che nell’80/ 85% dei casi nel calcio moderno per la squadra in inferiorità numerica non c’è scampo. Ma per il tipo di gioco, per il formidabile palleggio che i giocatori anglosassoni sono in grado di organizzare, un uomo di vantaggio non glielo lo può concedere nessuno. Pertanto, dopo l’ingenuità di Di Lorenzo il destino dell’incontro era segnato. Il City giocava come una squadra di pallanuoto con un uomo di vantaggio, facendo girare la palla con calma in attesa di trovare il guizzo vincente. Arrivando a concretizzare il vantaggio con un numero tecnico di straordinaria bellezza. Lo scalino di Foden e la palombella di Haaland in due metri e in tre secondi sono da incorniciare. E provano che nonostante in superiorità numerica il City ha dovuto far ricorso al meglio del suo repertorio tecnico per affondare la squadra azzurra.
Grande saggezza e grande personalità di Conte nel sostituire Kevin De Bruyne davanti al suo pubblico. (Esemplare la disciplina del grande campione nell’ingoiare l’amaro boccone della sostituzione). Ho anche sentito i soliti competenti del divano e del senno del poi sostenere che doveva uscire Hojlund e non De Bruyne. Ma questo modo di ragionare proprio non mi appassiona. Serve soltanto ad animare le chiacchiere da bar tra amici. Conte ha fatto la cosa più logica che si potesse fare. E cioè in inferiorità numerica, sostituire il rifinitore/seconda punta. Ed ha anche pensato al futuro, evitando che un secondo giallo lo privasse nel prossimo match anche di Politano. Ed evitando alla squadra un passivo troppo pesante che avrebbe condizionato il seguito del torneo. Niente giudizi sui singoli. In una partita malata. E nemmeno sull’arbitro che pure meriterebbe una riflessione. Ma se è vero come è vero che la tifoseria è maturata mi aspetto che essa sappia prendere il risultato per quello che è: innanzitutto l’effetto di un errore Di Lorenzo. Che purtroppo salterà il prossimo incontro. A Manchester nulla è perduto. Meno che mai l’onore. Il Napoli ha ampiamente la possibilità di qualificarsi perché è una squadra forte, compatta e attrezzata sul piano tecnico ed atletico. E adesso testa al Pisa.