Napoli, saranno gli ultimi colpi di mercato a dirci come vorrà giocare Conte

Sarà quel 20% a definire il quadro tattico di questo secondo step dell’era Conte. Sarà ovviamente un Napoli flessibile come lo scorso anno

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Ni Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Napoli, saranno gli ultimi colpi di mercato a dirci come vorrà giocare Conte

Calciomercato e modulo di gioco. Con Antonio Conte queste due cose vanno a braccetto e lo dimostrano i lunghi blitz per l’acquisto dei due terzini spagnoli, Gutierrez e Juanlu (ora in stand-by). C’è poi da completare l’alternativa di centrocampo e l’esterno sinistro d’attacco, a prescindere dalla variabile Raspadori.

Le cronache del ritiro di Castel di Sangro si sono soffermate sulle variazioni tattiche durante gli allenamenti e anche nelle amichevoli. C’è una costante: Kevin De Bruyne. È lui l’elemento su cui girerà il Napoli 25/26 come moduli di gioco, anche durante la stessa partita.

Nella scorsa stagione Conte doveva ricompattare la squadra e lavorare sul reparto difensivo che è stato, infatti, il punto di forza oltre a diventare il migliore d’Europa. Quest’anno si lavora sul gioco d’attacco che è cosa diversa dal ruolo degli attaccanti.

Abbiamo visto il 4-1-4-1 nelle amichevoli, a scalare diventa anche un 4-2-4. Dagli ultimi acquisti emergono alcuni elementi. Si partirà con un 4-3-3 o 4-3-1-2 variando De Bruyne a seconda dell’avversario e tenendo in campo Anguissa o Gilmour per rinforzare il peso fisico del centrocampo. Da qui Conte lavora alle variabili dove non si escludono il 3-4-3 con Di Lorenzo arretrato e spazio ai funamboli Neres e Lang (o mister X).

Sarà un Napoli flessibile, capace di cambiare modulo in partita

Sarà un Napoli flessibile, capace di avere un doppio modulo nella stessa partita per le due fasi e con De Bruyne vero e proprio faro della manovra offensiva mentre Lobotka garantisce gli equilibri e i tempi di gioco, McTominay l’esplosività della profondità, Lukaku (o Lucca) e Neres i terminali che devono poi garantire un bottino più pesante di reti.

La rosa è all’80% ma quel 20 per cento mancante – da chiudere entro il 31 agosto – sposta a settembre, prima dell’impegno Champions, una piena definizione del quadro tattico di questo secondo step dell’era Conte. Bene dirlo a due settimane dal campionato, bene dirlo prima perché potrebbe esserci la “napulitaneria” che punterà il dito sull’eventuale passo falso (vedi Verona lo scorso anno o le critiche per gli 1-0).

Si parte favoriti insieme a Milan e Inter con un occhio alla Juve mai doma. Cambia l’approccio mentale e la postura degli avversari, soprattutto al Maradona. Prima dei moduli di gioco serve testa come è accaduto la scorsa stagione in un ambiente che sa dare estrema passione ma “sa essere anche cattivo”. Si gioca su 4 fronti, ci sono tanti nuovi calciatori e un nuovo ciclo: servirà pazienza, consapevolezza e concentrazione da parte di tutti.

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