Inzaghi smentisce la favoletta: «Credo che anche l’Inter pensasse che separarsi fosse la cosa giusta»
«Dell'Inter mi mancherà tutto, anche questo, anche le accuse più ingiuste che mi sono state rivolte negli ultimi quattro anni»

Mf Monaco di Baviera 31/05/2025 - finale Champions League / Paris Saint Germain-Inter / foto Michele Finessi/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi
Inzaghi smentisce la favoletta: «Credo che anche l’Inter pensasse che separarsi fosse la cosa giusta»
Ci viene da dire “povero Simone Inzaghi”. Lo stanno mettendo in mezzo e stanno provando a incastrarlo nel ruolo di cattivo, in modo da propinare ai tifosi la favoletta del traditore.
Giustamente Inzaghi stanotte ha replicato. A modo suo, con garbo, ha replicato. Lo ha fatto nella conferenza alla vigilia della partita tra il suo Al Hilal e il Real Madrid.
«Ho ascoltato di tutto, come spesso successo nei quattro anni all’Inter, ma se questo è il prezzo che devo pagare per i miei anni a Milano, sono felice di pagarlo. Non è nulla in confronto al bene che ho ricevuto da tutti. Parlo dell’Inter, dei tifosi, della dirigenza, dei giocatori».
«Credo che anche loro, per il bene dell’Inter, fossero convinti che la cosa giusta da fare fosse separarsi, con grande dolore da parte di tutti. So che mi mancherà tutto, anche questo, anche le accuse più ingiuste che mi sono state rivolte negli ultimi quattro anni. Ho accettato la sfida e sono uscito dalla mia comfort zone dopo diversi anni all’Inter. Voglio cambiare il mio modo di pensare, il mio stile di gioco e provare cose nuove».
Inzaghi ha poi aggiunto, a proposito del suo nuovo club.
«Non c’era nessun’altra squadra che avrei voluto allenare. Quindi ho scelto l’Al Hilal. La nostra ambizione è quella di essere uno dei migliori club. Abbiamo passione e fiducia in noi stessi. Giocheremo contro il Real e sappiamo che sarà un match difficilissimo, ma siamo pronti per la sfida».
Inter irritata per la rivelazione dell’Al Hilal: ma davvero Marotta non sapeva che Inzaghi aveva già l’accordo? (il Napolista)
Non vorremmo ripeterci su Marotta (Sicuri che Marotta sia così potente? La realtà sta smontando la narrazione enfatica). Però fatichiamo a credere che davvero non sapesse che Inzaghi aveva da tempo un accordo con i sauditi dell’Al Hilal, come confermato alla Bbc dal direttore generale del club saudita.
Il quale ha detto chiaro e tondo che:
«Stava giocando una partita importante e ci ha chiesto di tenere la cosa da parte fino a dopo la finale, era stato già deciso ma non ha firmato prima della finale solo perché per rispetto ci ha chiesto di aspettare, il che è sicuramente giusto. In questa stagione siamo arrivati secondi, un risultato al di sotto delle aspettative. E molto semplicemente ciò che ci aspettiamo dal nuovo allenatore è che ci aiuti a vincere di nuovo e a ristabilire la gerarchia.»
La Gazzetta scrive che l’Inter è irritata, si sente tradita. Noi onestamente non possiamo credere a questa versione. Siamo certi che si tratti di una versione buona per il tifoso che, come è noto, ama recitare la parte dello stupido. In fondo il tifoso è un adulto che sceglie di regredire, crederebbe anche a Babbo Natale se fosse lui a portare i giocatori al calciomercato. Il tifoso di calcio altro non è che il marito della canzone “Non è Francesca” di Lucio Battisti.
Se così non fosse, se non fosse una bugia architettata per i tifosi, per far vestire a Inzaghi i panni del cattivo, altro che abile stratega, altro che Marotta League, saremmo di fronte a Pinocchio abbindolato dal gatto e la volpe. Ma, ripetiamo, non ci crediamo. Non può essere.