Godiamoci il Napoli De Laurentiis prima che venda. Poi arriveranno i fondi e faremo la fine del Milan

POSTA NAPOLISTA - È evidente il cambio di politica aziendale. Il presidente giustamente punta, nei prossimi anni, a vendere il Napoli alla cifra che merita. Con i fondi capiremo il termine pappone

Napoli De Laurentiis

Mg Napoli 23/05/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Cagliari / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

Godiamoci il Napoli De Laurentiis prima che venda. Poi arriveranno i fondi e capiremo il termine pappone

Una premessa doverosa per comprendere quanto voglio esporre: il ciclo del Milan è finito con la conquista dello scudetto e l’avvento del secondo fondo con annessi sapientoni usciti da Harvard che volevano reinventare la sfera di cuoio. Veniamo a noi, alcuni media tra i più distratti e distanti dal Napoli, hanno scritto di una gestione societaria modello per tutto il calcio nostrano. Non si sono accorti che la politica societaria è cambiata da un anno, con una squadra infarcita da ultra trentenni il players trading non è più attuabile. Anche chi parla di una società che può spendere per l’oculatezza degli anni precedenti, non ha capito che i piani del presidente sono cambiati.
1) Dopo un ventennio si costruirà un centro sportivo, si poteva continuare a stare in affitto in un posto diverso dall’attuale, invece la proprietà ha deciso di munirsi di una struttura immobiliare. Una coincidenza?

2) La ristrutturazione dello stadio, che interessa per l’aumento della capienza; motivi estetici o di comfort sono secondari. Potendo ospitare 75mila spettatori si punta, per le partite di cartello, a incassi a doppia cifra.

3) L’abbandono della strategia iniziale che prevedeva l’acquisto di calciatori prospettici per realizzare plusvalenze dopo la rivendita. Adesso si punta su purosangue all’ultimo rettilineo come avvenuto per Lukaku e ancor più con il nuovo belga.

4) La volontà presidenziale, espressa in una recente intervista, di competere su quattro fronti. Lo scudetto ormai sta stretto, bisogna raggiungere la finale di coppa Italia che ha una sua visibilità internazionale, la supercoppa che si gioca in Arabia e sopra tutto, andare il più avanti possibile in Champions, meglio ancora se in finale che è vista in tutto il mondo. C’è bisogno di dare visibilità al marchio Napoli, per cui occorre partecipare a eventi che siano visti da milioni di telespettatori.

5) La Coppa America, che porterà centinaia di giornalisti e televisioni in città, sarà un volano per Napoli ma anche per la squadra che la rappresenta.

6) Il recente report di esperti in finanza che hanno valutato il club oltre il miliardo.

7) La prossima fine della deroga sulla multiproprietà. Unendo tutti i punti, il disegno è chiaro: Aurelio De Laurentiis vuole vendere il club e molto probabilmete ad una cifra più alta rispetto a quanto stimato. Se Milan ed Inter sono valutate 1,8 miliardi, con la prima che genera pochi utili e la seconda perdite, è probabile che voglia puntare al miliardo e mezzo. Per questi motivi la sua volontà è di mettere sul mercato un club dotato di strutture, conosciuto a livello mondiale e cosa più importante, senza debiti e con i conti in ordine. La bacheca vuota non interessa agli investitori, come ha scoperto Cardinale negli States quando agitava le sette Champions: chi mette i soldi vuole un ritorno sul capitale investito, la gloria sportiva non è necessaria.

Morale della favola: per i tifosi, i prossimi saranno anni di vacche grasse, poi finiremo nelle mani di un fondo e come un contrappasso dantesco sperimenteremo in pieno il significato del “pappone”. In definitiva, godiamoci le prossime stagioni e prepariamoci a finire nel limbo come stanno sperimentando i tifosi rossoneri.

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