Formula Uno, una boiata pazzesca la doppia sosta a Montecarlo (Turrini)

Sul suo blog: "Queste monoposto sono così lunghe e così larghe che farle correre sulle stradine del Principato è davvero un delizioso anacronismo"

Leclerc, Turrini

Spielberg (Austria) 02/07/2023 - gara F1 / foto Scuderia Ferrari Press Office/Image Sport nella foto: Charles Leclerc

Un secondo ed un quinto posto, è questo il bottino ottenuto dalla Ferrari nel weekend a Montecarlo. Un weekend in cui il team di Maranello ha mostrato qualche piccolo segnale di miglioramento rispetto ai Gran Premi precedenti. Sicuramente una buona iniezione di fiducia, dopo lo sconforto di inizio stagione, ma la strada per il vertice resta lunga ed in salita. Ne parla Leo Turrini, giornalista esperto di Formula 1. Lo fa sul suo blog “Profondo Rosso“, si sofferma anche su un’annosa problematica della parentesi monegasca.

L’analisi di Leo Turrini

“Sarò greve. Il Gran Premio di Montecarlo come la Corazzata Potiomkin del ragionier Fantozzi: la doppia sosta obbligatoria si è rivelata una boiata pazzesca, ha persino attenuato la già ridotta carica emotiva dell’evento”, esordisce Turrini facendo riferimento alla novità regolamentare introdotta per la prima volta nel Principato. “C’è poco da fare: queste monoposto sono così lunghe e così larghe che farle correre sulle stradine del Principato e’ davvero un delizioso (?) anacronismo. Più di una volta, temo. E infatti tutto si è deciso al sabato”.

Il secondo posto del Cavallino è arrivato grazie a Leclerc, che ha confermato la seconda piazza del sabato con una prestazione generosissima. “Ammetto senza pudore, da ferrarista vero, che se a Leclerc fosse riuscito il miracolo userei altri toni e altre parole: anche se, in verità, è già un capolavoro il secondo posto ottenuto da Carletto a casa sua”, scrive il giornalista. Che poi, però, ci tiene a sottolineare: “E’ il miglior risultato stagionale della SF25: ma non può bastare. A meno di non vivere di false convinzioni. Mi spiego. Domenica prossima a Barcellona entrerà in vigore la nuova direttiva della federazione Internazionale sulla flessibilità delle ali anteriori. Gli ottimisti (gli illusi?) credono che la norma frenerà lo strapotere della McLaren. Figuratevi se non me lo auguro. E’ possibile ma è lecito dubitarne”.

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“Riuscirà la Ferrari a sfruttare l’occasione per mettere Leclerc e Hamilton in condizione di lottare per qualcosa in più di piazzamenti più o meno decorosi? Oppure è il caso di spostare (malinconicamente) risorse e speranze sul 2026? Entro luglio lo scopriremo. Per ora, nonostante la tigna dell’irriducibile Verstappen, la partita iridata è affare esclusivo di Norris, ieri meritatamente in trionfo, e Piastri. Hanno in mano un missile e hanno trionfato in sei Gran Premi su otto. Non era questa la stagione che gli innamorati del Cavallino immaginavano solo qualche mese fa“, conclude Turrini.

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