Mazzarri: «Non mi dimetto, i giocatori sono con me. Noi col 77% di possesso palla»

In conferenza: «del resto nemmeno Garcia era l'ultimo arrivato. il Genoa ha messo il tram davanti all'area di rigore»

Mazzarri Napoli mercato

As Roma 23/12/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Walter Mazzarri

Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, ha parlato in conferenza stampa dopo la partita di questo pomeriggio contro il Genoa.

Le parole di Mazzarri

Problemi in fase di costruzione «Ho visto poche partite lo scorso anno, anche contro lo Spezia, quando mettono il tram davanti all’area di rigore fu vinta a cinque minuti dalla fine. Il Genoa ha anche valori ma loro giocano in contropiede, è il leit-motiv con squadre di medio-bassa classifica. Il pubblico ci aiuta, meno male. È un’annata strana.

Traoré, o i nuovi li fai giocare o li tieni tutto l’anno in panchina. È arrivato da un mesetto. Natan. è stata un’annata particolare. Ostigard ce lo hanno ammonito. Con me in tre partite siamo rimasti in dieci, l’ho levato solo perché ammonito. Ho tenuto Kvara in campo perché era uno dei pochi che può fare la differenza, mi sono raccomandato che non si facesse ammonire. È uno degli imprescindibili per noi».

La squadra sente il peso mentale del momento: «È un momento particolare, quest’anno sono successe talmente tante cose, pure questi ragazzi nuovi da inserire a gennaio. Ora sentono tutti la responsabilità. Non è semplice. 70-75% di possesso palla, dicono che sono all’antica, in quasi tutte le partite abbiamo il possesso palla, gli altri si difendono e ripartono. Non siamo in fiducia».

Non mi dimetto

Le dimissioni:  «No, perché conosco le difficoltà. Anche Garcia non era l’ultimo arrivato. Sono venuto, ho trovato qualche difficoltà in più e non lo nascondo. Tanti tiri in porta più di loro, 77% di possesso palla. Se mi fosse reso conto che i giocatori non mi seguono, allora sì. Ho sentito Di Lorenzo. Zerbin oggi mi ha citato».

Ngonge può avere più spazio? «Quando arriva un ragazzo che arriva a gennaio dal Verona e tu in quel ruolo un calciatore che è stato protagonista, devi aspettare, devi studiare il ragazzo. Un conto è giocare a Verona e un altro farlo con i campioni d’Italia. Piano piano si dà più spazio, se è un campione o lo diventerà sempre di più».

Perché dobbiamo seguire ancora questo Napoli? Se lo chiedono i tifosi.  «Non sono d’accordo sulla confusione dei moduli. Mancano risultati sì, mi sento napoletano come i tifosi, la vivo come loro. Devo essere anche razionale, e devo vedere la partita che non mi sembra così schifoso. Altrimenti avremmo giocato tutti dietro e poi ad attaccare. Abbiamo schiacciato l’avversario, difesa altissima, magari non siamo lucidi ma non si può dire che la squadra non provi a giocare. Altrimenti se non vinci è tutto da buttare, hanno ragione i tifosi. Il Napoli ci sta provando a dare soddisfazioni ai tifosi. Non c’è nessun giocatore che non dà il massimo. Anch’io ho visto giocatori che lo scorso anno la mettevano all’incrocio e quest’anno tirano tre volte e non segnano».

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