Spalletti è logorato dal rapporto sul filo con De Laurentiis (Gazzetta)

Il presidente vuole e sa stare sulla scena. L'allenatore non è concentrato su se stesso, ma ha bisogno di sentirsi ed essere capito 

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Db Napoli 07/05/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti-Aurelio De Laurentiis

Sulla Gazzetta dello Sport, Alessandro Vocalelli scrive del Napoli e del botta e risposta a distanza degli ultimi giorni tra il presidente De Laurentiis e l’allenatore, Luciano Spalletti. Il Napoli aveva appena vinto lo scudetto, scrive, che già Giuntoli salutava il club e De Laurentiis durante la festa scudetto. Poi è stata la volta delle prime schermaglie preparatorie all’addio di Spalletti. Il tecnico sembra dispiaciuto ma soprattutto logorato da un rapporto sul filo con un presidente atipico.

“Già, il futuro. Che il presidente, forte di un contratto, è però deciso a scrivere in piena autonomia. Chi conosce De Laurentiis sa bene di rischiare molto nel fare previsioni. Fatto sta che, un minuto ancora, ed è partito il tira e molla con Spalletti, non soltanto offeso – come si dice – per la comunicazione gelida con cui gli è stato comunicato, anzi notificato, il prolungamento del contratto. Ma piuttosto dispiaciuto, e in qualche modo logorato, da un rapporto diciamo così sul filo. Tra un presidente atipico, che vuole e sa stare sulla scena, e un allenatore che si nutre, vive, di pensieri e sensazioni. Uno che – ed è un grande complimento – non si fa bastare il suo stipendio, non è insomma concentrato su se stesso, ma ha bisogno di sentirsi ed essere capito. Nel rispetto, da persona e professionista inappuntabile, che lui deve sempre a se stesso. E nella battuta pronunciata ieri c’è tutto il disappunto di chi non accetta facili sospetti sulle sue intenzioni. E se De Laurentiis ha parlato delle “ali” del suo allenatore – lasciando intendere la voglia di trasferirsi altrove – lui ha risposto con il riferimento agli stivali. Che significa la voglia di tornarsene in campagna, a respirare la sua libertà”.

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