Valdano: «Il tifo ormai è un tributo alla negatività, ci siamo arresi alle passioni basse»

A La Nacion: "Si tifa contro gli altri, si gode per le sconfitte altrui. Basta ascoltare i cori allo stadio o i festeggiamenti dei giocatori"

tifo

Mg Tirana (Albania) 25/05/2022 - finale Conference League / Roma-Feyenoord / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: striscione tifosi Feyenoord

Il tifoso perennemente incazzato. Ma soprattutto il tifoso che tifa di sponda sulle disgrazie altrui. Proiettato sulla diminuzione dell’altro invece che sulla propria gioia. Un fenomeno quasi di massa, trasversale, di cui parla anche Jorge Valdano in una lunga intervista a La Nacion.

“Il fenomeno che vedo è che siamo discesi dalle passioni alte alle passioni basse. Un tifoso anziano del Boca mi ha detto qualche giorno fa: ‘Mi sono creduto una brava persona, un tifoso del Boca che voleva la vittoria del Boca, e ora invece godo più per la sconfitta del River che per la vittoria del Boca. Quando sono cambiato?’. E io ho la sensazione che sia piuttosto generale. E lo si vede nelle canzoni e nei cori dei tifosi, e anche e nei festeggiamenti dei giocatori quando vincono. È sempre contro qualcuno. Quando abbiamo vinto il Mondiale dell’86, e lo abbiamo dedicato a tutti e “alla madre che li ha partoriti”, la canzoncina non mi è piaciuta. Mi è sempre sembrato che la vittoria andasse celebrata con dignità e con chi ti ha sostenuto, e non dedicata a chi non ti ha rispettato. Mi sembra che ci sia quasi un tributo alla negatività, quando l’omaggio dovrebbe essere alla positività”.sì

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