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Torino-Napoli 0-1, pagelle / Ma a che gioco sta giocando De Laurentiis con Spalletti?

Siamo al solito bivio tra ragione e populismo. La lezione di Ancelotti non è servita a nulla. Se Fabian segna, può fare anche mille passaggetti

Torino-Napoli 0-1, pagelle / Ma a che gioco sta giocando De Laurentiis con Spalletti?
Torino 07/05/2022 - campionato di calcio serie A / Torino-Napoli / foto Image Sport nella foto: Dries Mertens

OSPINA. Quando il mediocre Prontera ha fischiato la fine, Ilaria, mia moglie mi ha guardato sorridente e io le ho risposto: “Una vittoria inutile, che non serve a nulla”. E vedo che Max la pensa uguale. Detto questo, della partita di Ospina mi ha intrigato soprattutto quella specie di talk urlante a distanza col Pelato in panca. Tema della trasmissione sul campo: la costruzione dal basso. Spalletti era spiritato e mancava solo che gridasse sgarbianamente: “Capra, capra, capra, capra”. Il resto è noia. Anzi, no. C’è quella parata sulla cabeza del Gallo – 6

Se dobbiamo trovare una cosa buona della partita con l’Empoli, Fabrizio, anche se infinitesima, direi che è proprio questa: vedere finalmente Spalletti urlare di evitare di rischiare di fronte alla pressione degli attaccanti avversari. Anche perché, che senso ha la costruzione da dietro se poi non si va mai avanti? Nei primi 10 minuti Ospina ha toccato più palle di tutti gli altri giocatori del Napoli, per poi andare in difficoltà e lanciare lungo perdendo palla a vantaggio degli avversari. Molto bella la parata su Belotti, lasciato colpevolmente solo in area dalla nostra difesa – 6,5

DI LORENZO. Il Napule è sbilanciato per far giocare Ciro la Bandiera e l’Euroappuntato con scrupolo inappuntabile si limita a fare il suo posto di blocco là dietro – 6

Niente di particolarmente evidente, ma il suo compito lo svolge come deve – 6

RRAHMANI. Amir comincia a essere stanco, se di stanchezza si tratta, e tra interventi fallati (dal verbo fallare) e palle perse è sotto la sufficienza – 5

Sicuramente in calo rispetto alle partite precedenti e le palle perse sono da brividi – 5

KOULIBALY. Per fortuna che c’è lui. Certo il Gallo lo fa girare a vuoto qualche volta ma Kappa Kappa supplisce anche alle mancanze di Amir. E quando offende si procura una succulenta punizione dal limite – 6,5

Belotti lo lascia lui da solo, nell’occasione gol a cui si oppone Ospina, poi si riprende. Maestoso nel recupero all’82’ – 6,5

MARIO RUI. Un po’ osa, Marittiello, ma soprattutto difende – 6

L’importante è che difenda – 6

ANGUISSA. Là in mezzo è il vero motore non immobile, per dire il contrario di Aristotele (il filosofo, non il giocatore della Longobarda, meglio specificare) – 6,5

La domanda è sempre la stessa: perché quando ne ha l’occasione non tira? Anche oggi ne ha avute tre: una all’8′, ma non ci ha provato nemmeno, un’altra al 56′, quando ha fatto i soliti giochetti col pallone che sembra gli scotti tra i piedi. Al 10′ ci ha provato ed è stata una soddisfazione. Per il resto, nulla da dire – 6,5 

FABIAN RUIZ. Fino al 73′ si nota per quei sei milioni di passaggetti all’indietro. Poi finalmente si volta in avanti (per la prima volta), prende la pelota, entra nell’area granata e segna. Va bene così – 6,5

Se risulta decisivo anche solo una volta, per me di passaggetti all’indietro ne può fare anche ottomila – 7

LOBOTKA dal 76′. Lobo, invece, guarda sempre davanti a sé – 6

Senza voto

LOZANO. El Tav sfreccia da destra a sinistra e viceversa e qualche cross gli viene bene. Potrebbe segnare a colpo sicuro ma il Capitano lo ignora e non gli dà la pelota – 6

Sostituito da Spalletti perché forse poco incisivo, ma pure io mi stancherei se i miei compagni non vedessero che mi faccio il mazzo, tu no? – 6

POLITANO dal 67′. Entra ma non si nota – senza voto

Senza voto

MERTENS. Scippa palle, dialoga con Victor, tira una punizione, si prende un rigore. Ciro la Bandiera continua a sventolare – 6,5

Gli è mancato solo il gol, per il resto nulla da eccepire – 6,5

ZIELINSKI dal 67′. Il Pelato in panca ha una fede sconfinata nel polacco Pietro, ma l’impatto sulla gara non è granché. Se non altro, serve a dare più copertura dalla trequarti in giù – 6

Ho notato un debole sussulto di vita, sul pianeta Piotr. Magari rinasce prima della fine del campionato – 6

INSIGNE. Il difetto dei suoi rigori, anche quando li segna, è che non spiazza quasi mai il portiere. E tira sempre dalla stessa parte. Stavolta paga dazio. Perdipiù, col Toro, è recidivo: uno sbagliato all’andata, uno al ritorno. Indi vuole rifarsi e pecca d’egoismo dinnanzi a Berisha, anziché darla al Messicano solo soletto – 5

Non è solo il suo rigore prevedibile, tanto che Berisha lo anticipa benissimo nelle intenzioni, ma anche ciò che viene dopo. Alzi la mano chi non era certo di vederlo incaponirsi nel tentare di andare in gol dopo l’errore dal dischetto: il mancato passaggio a Lozano, che avrebbe solo dovuto spingere la palla in rete, ne è l’esempio lampante – 5

ELMAS dal 76′. Ho una sensazione, Ilaria: da quando la Bandiera gioca, il Macedone del Nord è scomparso dall’orizzonte spallettiano – senza voto

Senza voto

OSIMHEN. Nella prima fase fa il Victor velato, nel senso di fare veli su veli. The Mask al solito non amministra le energie e si catapulta su ogni cosa che accenna a muoversi. Dalla sua generosità origina il rigore e questo conta – 6,5

Il colpo di tacco per Mertens è stato perfetto, come il movimento sul gol di Fabian a portarsi dietro un difensore e liberare lo spagnolo, ma i lezzi eccessivi non mi piacciono come i 5 tocchi in area prima del tacco per Dries: preferisco un tentativo di cagliosa cattiva e rozza ai ghirigori che una volta funzionano e cento no – 6,5

PETAGNA. Senza voto

Senza voto.

SPALLETTI. La partita vale poco. Siamo a due settimane dalla Waterloo di Empoli e ancora non abbiamo capito il padre-padrone a che gioco stia giocando con lui. Nonostante la Champions, non ci sono certezze e c’è il tormentone del contratto della Bandiera. Siamo al solito bivio tra ragione e populismo. Come se la lezione di Re Carlo non fosse servita a nulla. Per parte mia dico che Spalletti è il male minore, nelle condizioni date – 7

Mi è parso un po’ contrariato, ai microfoni di Dazn. O è arrabbiato con se stesso, per aver cavalcato il populismo da cui è stato trafitto o con qualcun altro. Inutile chiederselo, Fabrizio, tanto non lo sapremo mai – 7

ARBITRO PRONTERA. Un altro giovane arbitro mediocre, per fortuna che non fa errori capitali – 5

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