Ad Acerra il Festival Variazioni di genere, un intreccio di linguaggi e contaminazioni
Dal 14 al 23 ottobre, 20 spettacoli, 4 performance per il teatro ragazzi, laboratori, incontri e visite guidate con la partecipazione di compagnie provenienti da tutta la Penisola
Dal 14 al 23 ottobre il Castello dei Conti di Acerra, sede del Museo di Pulcinella, ospiterà il Festival “Variazioni di genere”, un incontro tra le differenti discipline dello spettacolo, in un intreccio di linguaggi e contaminazioni di genere che garantiscono una proposta culturale ricca e variegata.
36 appuntamenti concentrati in 10 giorni, 20 spettacoli, 4 performance per il teatro ragazzi, differenti tipologie di laboratori, incontri e visite guidate con la partecipazione, oltre a protagonisti della musica e del teatro napoletano, anche di compagnie provenienti da tutta la Penisola.
Il Festival vede la partecipazione di oltre 30 tra compagnie e collaborazioni, che condividono una visione interdisciplinare della spettacolarità nell’intreccio tra prosa, musica, danza, circo, teatro di strada e della tradizione con le guarattelle. La rassegna punta anche sulle attività laboratoriali e sul coinvolgimento dei piccoli. Proprio qui ad Acerra, che secondo la tradizione ha dato i natali a Pulcinella e nel Castello dei Conti trova sede il museo a lui dedicato, ci sarà una giornata in onore della celebre maschera: ‘A Jurnata ‘e Pulecenella. Non solo: dal Sud si vira verso il Nord con La Zornada de Arlechin, realizzata in collaborazione con A. Ge Acerra odv. Dunque, una sezione ragazzi molto ricca e differenziata, segno della volontà di avvicinare i più piccoli alla commedia dell’arte, alla ‘guarattelle’ napoletane attraverso attività ludico-ricreative e spettacoli dedicati.
"Il fatturato è passato da 600 mila euro nel 2023 a quasi 10 milioni previsti per il 2025. Il figlio di Bud: «due mesi fa in Germania sono venute 30mila persone al Festival per commemorare i film di Bud e Terence»"
C’è Napoli nei chiaroscuri di questa storia, ma non come sfondo turistico: è un sentimento diffuso, un respiro sotterraneo, la città delle attese e delle seconde possibilità
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Il maestro pizzaiolo al Corsera: «A Las Vegas, dopo una lezione, ho servito uno spicchio di margherita sbagliata): l’hanno pagata 270 euro a testa, in 300. In Canada una degustazione di sette spicchi delle mie pizze è costata mille dollari a persona».
A La Stampa: «Il mondo cattolico ha molto amato le mie canzoni. L’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Zuppi, mi onora della sua amicizia. È venuto a trovarmi fin quassù, a casa mia, diverse volte».
Al Cormezz: «Nella lettera di raccomandazione a Totò scrissero "È un bravo ragazzo, recita bene, non tocca i culi delle soubrette e non si perde nei congiuntivi e nei condizionali”».
In chiusura la vendita del quotidiano La Stampa che non sarà più torinese. Per Repubblica è in trattativa col gruppo greco ANT1 controllato dalla famiglia di armatori Kyriakou
Dialogo tra Fabri Fibra e Guccini. Fabi gli chiede «ti facevi le canne?» e Guccini «Ci sono due generazioni, si diceva: quella della marijuana e quella dell’alcol. Io appartenevo alla seconda»
A Sette: «Ho viaggiato in macchina con lui sino alla metropolitana di Richmond. l parchimetro lui dice: “Porca miseria, non ho coin”. Glieli ho dati io, però non gli ho mai detto che glieli regalavo»
di Giulia Supino - Scriveva articoli lucidi e documentati sul rapporto tra politica, malaffare e criminalità organizzata. Non faceva proclami: faceva nomi. Fu ucciso dalla camorra