Borini: «E poi dicono che i calciatori sono ignoranti! Io voglio solo prendere un diploma»

L'attaccante del Verona al CorSera. Il Covid, la burocrazia e le partite ogni tre giorni gli hanno impedito di sostenere la maturità. «Giocavo. Mi hanno visto tutti! E' come se mi avessero bocciato senza fare l’esame»

borini

Qualche giorno fa abbiamo scritto del capitano della Reggiana, Alessandro Spanò, che ha deciso di lasciare il calcio per proseguire gli studi. Non è l’unico caso di calciatore sui generis, che vorrebbe dare un’impronta più incisiva alla sua cultura. Il Corriere della Sera intervista Fabio Borini, attaccante del Verona. Avrebbe dovuto conseguire la maturità, ma il Covid e le partite ravvicinate hanno bloccato tutto. Adesso chiede di recuperare ciò che ha perso.

«E poi dicono che i calciatori sono ignoranti! Io le sto provando tutte per prendere un diploma. Ho studiato con impegno, ma non mi fanno sostenere l’esame, rischio di buttare un anno. Prima il Covid, poi il campionato ogni tre giorni e ora la scuola chiusa per ferie».

Borini continua:

«Durante il lockdown ho studiato per prendere la Maturità geometri. Voglio il diploma perché quando smetterò di giocare sogno di iscrivermi all’Università, ad Architettura: la mia idea è progettare centri di allenamento per il calcio che siano funzionali a staff, giocatori e società».

Ma deve ancora riuscire a sostenere l’esame di Maturità. Era in programma a fine maggio, a campionato
concluso. L’elaborato su cui svolgere la prova scritta, spiega il quotidiano, dovrebbe essere consegnato agli studenti entro il 24 agosto, ma prima bisogna superare gli esami preliminari da tenersi intorno al 20. I docenti, però, sono in ferie.

«Il 2 luglio mi dicono che gli esami saranno il 10 luglio: io giocavo, avevo anche due trasferte. Mi hanno visto tutti! Il Verona manda una lettera in cui spiega che non posso assentarmi per inderogabili ragioni lavorative».

Niente da fare. Borini ha chiesto di essere assegnato ad un altro istituto, in cui i professori siano disposti a fargli sostenere l’esame. Ma l’ufficio scolastico regionale passa la palla alla scuola.

«La competenza alla formulazione del calendario delle prove preliminari è della scuola».

Borini conclude:

«Per me questo era l’anno buono, la prossima stagione non so dove giocherò, potrei essere anche all’estero, così è come se mi avessero bocciato senza fare l’esame».

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