Il prefetto di Napoli: «Il virus ha sfatato i luoghi comuni. I napoletani sanno essere disciplinati»

Intervista al Mattino: «E' indispensabile non abbassare la guardia e rispettare le regole. Non tollereremo alcuna irresponsabilità. Le mafie sono al primo punto della nostra agenda»

il prefetto di napoli

Il Mattino intervista il prefetto di Napoli, Marco Valentini. Si dice ottimista sulla ripresa. Ci sarà sicuramente, ma adesso bisogna continuare a tenere la guardia alta. E loda i napoletani per come hanno reagito alle misure di contenimento. Il dramma della pandemia, dice,

«è servito anche a sfatare certi luoghi comuni, dimostrando tra l’altro che il racconto reale della città è diverso da una comune “vulgata”. Ed io questo l’ho toccato con mano da quando sono qui. Un esempio: tutti abbiamo visto come i napoletani sappiano essere anche ordinati, disciplinati e rispettare le file».

Bisogna continuare su questa strada.

«Mai come adesso, in questa fase determinante per l’evoluzione generale, è indispensabile non abbassare la guardia e rispettare le regole. Saremo inflessibili e non tollereremo alcuna irresponsabilità».

Il prefetto assicura che i livelli di guardia contro la criminalità organizzata sono già altissimi.

«Le mafie sono al primo punto della nostra agenda. Questo percorso richiede massima attenzione, comprensione e anche un sapiente lavoro di intelligence e di analisi dei dati. Sappiamo ormai bene che le situazioni di crisi schiudono sempre le porte alla criminalità organizzata: ricordo ancora le intercettazioni telefoniche ai mafiosi che mentre cadeva il Muro di Berlino programmavano già acquisti e investimenti nel lato orientale della città. Per questo vigileremo e controlleremo soprattutto i trasferimenti di proprietà delle aziende. Perché ancor prima dell’usura quello che dobbiamo evitare è l’acquisizione delle quote societarie. E su questo i cittadini dovranno aiutarci, segnalando sospetti e situazioni anomale».

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