Pagelle Napoli-Como 0-0 – Il Como di Fabregas riaccende la nostalgia del sarrismo perduto (ci mancava solo questo)

Milinkovic è uno di quei portieri che incute soggezione sui rigori. Fa bene Conte a essere soddisfatto per questo zero a zero

Fabregas pagelle

Ni Napoli 01/11/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Como / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Cesc Fabregas

Le pagelle di Napoli-Como 0-0, a cura di Fabrizio d’Esposito

MILINKOVIC-SAVIC. Sui calci di rigore, ci sono portieri che fanno paura, incutono soggezione. E Zio Vanja è uno di questi, come testimonia la sua recentissima storia di rigori parati o respinti. Il povero Morata, così come martedì l’acerbo Camarda, solo a guardarlo non sapeva dove mirare. Perdipiù, il lungagnone serbo doveva finanche espiare la colpa di averlo provocato, il rigore. A parte questo, Zio Vanja stasera si dedica soprattutto ai lanci, un po’ per l’uscita di Billy the Kid, un po’ per l’ammuina comasca – 7

DI LORENZO. Si diceva dell’ammuina comasca. Quello visto stasera nel tempo maradoniano, all’indomani del Natale di Diego, è uno strano e inedito fenomeno all’opposto del guardiolismo orizzontale che vuole sempre arrivare in porta con la pelota. Piuttosto la variante cescana (da Cesc) ha finalizzato il possesso (52 per cento) e la pressione per distruggere non per costruire, con il predestinato Paz ridotto a fare il mediano difensivo. Una sorta di autobus piazzato non davanti alla difesa ma libero di scorrazzare a velocità altissima per tutto il campo investendo l’azzurro di turno. Soprattutto lì a destra, dove nel primo tempo il Capitano dei due scudetti patisce Diao e il povero Na-Politano non riceve quasi mai il pallone. Nella ripresa il Como lascia giocare di più e Di Lorenzo ritrova il compagno di dialoghi, ma non più di tanto – 5,5

RRAHMANI. Amir torna nel giorno di Ognissanti e santifica la festa bloccando quasi del tutto l’Alvaro triste e solingo. La difesa ha di nuovo il suo Comandante e questa è cosa buona e bella – 6,5

BUONGIORNO. Se il numero dieci dei lacustri si vede pochissimo là davanti e anche merito del Corazziere Sabaudo. In questo tsunami della malaciorta con infortuni a getto continuo, almeno il Napule stasera riabbraccia la sua coppia di centrali titolari – 6,5

SPINAZZOLA. Nel primo tempo anche la sinistra è risucchiata dall’ammuina distruttiva del Como e Zio Spina non offende mai, perdipiù Morata si procura il rigore dalle parti sue – 5,5

GUTIERREZ dal 45’. Va subito al tiro dopo due minuti e poi offende esibendo forza e talento. Il rivoluzionario in panca fa bene a essere contento della prestazione di Michelone l’ispanico – 6,5

ANGUISSA. Nel primo tempo rimane vittima, come i suoi compagni, dell’autobus comasco a tutta velocità. Poi retrocede per non lasciare solo Elmas e la sua partita diventa concava più che convessa – 6

GILMOUR. Là dietro, nel fatidico primo tempo, Billy the Kid si trova in mezzo a un infernale flipper dove ogni palla sbagliata (da Zio Vanja a Zambo) può spalancare l’abisso. Non accade, per fortuna. Il Como non segna neanche su rigore, ma il piccoletto scozzese si fa male ed esce al 37’ – 6

ELMAS dal 37’. Il Macedone del Nord è un tuttofare. Stavolta entra per rimpiazzare Billy the Kid, con l’aiuto di Zambo, e si rivela prezioso nella terra di mezzo quando si tratta di superare la pressione comasca a sostegno di un compagno. Oltre, ovviamente, a difendere e contrastare. Bravo – 6,5

McTOMINAY. Esemplare per due motivi. Dapprima è l’unico azzurro a tentare la giocata vincente (due volte) oppure a dare slancio verticale dal centro in su. Indi, è il più incazzato per le sceneggiate dei lacustri tuffatori – 6,5

POLITANO. Detto del primo tempo insolitamente solitario e senza palla, nel secondo è sua l’unica vera occasione per segnare, quando da destra entra nell’area comasca e con un volteggio da ballerino arriva al tiro e il franco Butez respinge – 6

LOBOTKA dall’87’. Anche il Caro Lobo riappare e lo fa saggiamente con prudenza, senza fretta, esattamente cinquanta minuti dopo la prima richiesta contiana, al momento dell’infortunio di Gilmour – senza voto

HOJLUND. C’è pochissimo da riferire su di lui, a parte un colpo di testa – 5,5

LUCCA dall’87’. Senza voto

NERES. Povero profeta David, ogni volta che tocca la pelota gli vanno addosso in due se non tre – 5,5

LANG dal 72’. Aspettando il rapper Godot. Lang è uno di quei giocatori che dovrebbe osare e risolvere. Ma i suoi tentativi sono vani – 5,5

CONTE. Fa bene il rivoluzionario in panca a essere soddisfatto per questo zero a zero casalingo incastrato tra il martedì salentino e quello prossimo di Champions. Si poteva vincere e si poteva perdere, sarebbe bastato un episodio. Il Como l’ha avuto e l’ha sprecato. Noi no. E senza dimenticare i primi venti minuti comaschi, allorquando, lo ammetto, si è affacciato il pensiero osceno dell’Atalanta dell’anno scorso. Ma era solo un pensiero osceno, appunto. Post scriptum. Il Como di Fabregas risveglierà la nostalgia azzurra per il sarrismo perduto. Ed è subito dopo-Conte. Meglio non pensarci – 6,5

ARBITRO ZUFFERLI. E’ stato bravo nelle valutazioni, ma decisamente indulgente sui tuffi dei lacustri – 6

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