I Dodgers la fabbrica perfetta del baseball moderno: spendono tanto, sviluppano talenti, curano l’aspetto umano

Espn: hanno vinto per il secondo anno consecutivo. Spendono e seminano. Vincono e costruiscono. La loro vera forza non è solo tecnica o economica. È umana

Dodgers

TORONTO, ONTARIO - NOVEMBER 02: Shohei Ohtani #17 of the Los Angeles Dodgers (C) celebrates with teammates in the locker room after defeating the Toronto Blue Jays 5-4 in game seven to win the 2025 World Series at Rogers Center on November 02, 2025 in Toronto, Ontario. Gregory Shamus/Getty Images/AFP (Photo by Gregory Shamus / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Alla fine la spuntano i Dodgers. Non potevano che concludersi all’extra inning le incredibili Mlb World Series 2025 di baseball, chiuse con il trionfo della squadra di Los Angeles abile a imporsi sui Blue Jays di Toronto per 4-5 al termine di un’altra sfida titanica. Si tratta del nono successo della storia per i ragazzi di Dave Roberts, il secondo consecutivo dopo quello dell’anno scorso. Il racconto è di Espn

L’addio del re dei Los Angeles Dodgers

Il 5-4 con cui i Los Angeles Dodgers di baseball hanno piegato i Toronto Blue Jays in gara-7, agli extra inning, è molto più di una vittoria: è un atto di successione. Sul monte di lancio c’era un mancino di 37 anni che ha visto finire la propria carriera proprio dove tutto era cominciato. Si chiama Clayton Kershaw, e per molti è – senza troppa retorica – il più grande Dodger di sempre. Kershaw aveva annunciato il ritiro mesi fa. È rimasto ai margini, in questa postseason, come un generale che osserva l’esercito vincere ancora, un po’ suo, un po’ già di altri. Ma ha lasciato il segno: il suo ingresso decisivo in gara-3, quella maratona da 18 inning, ha spento un possibile disastro e tenuto viva la corsa al titolo. È bastato quello: per essere ancora parte della storia, per chiudere la carriera con il terzo anello e con la sensazione di aver consegnato la fiaccola a un gruppo pronto a correre da solo.

L’impero che non conosce confini

Mentre Kershaw lascia, i Dodgers sembrano più forti che mai. Il loro dominio non è più episodico, ma strutturale: una combinazione perfetta di talento, organizzazione, risorse e visione. Dal 2012, quando il gruppo Guggenheim prese in mano la franchigia e Andrew Friedman arrivò a guidare la parte sportiva, Los Angeles ha costruito un modello che oggi è sinonimo di eccellenza industriale. Da allora i Dodgers sono diventati la fabbrica perfetta del baseball moderno: spendono più di tutti (sette volte con il monte stipendi più alto della Mlb), ma senza smettere di sviluppare talenti. Hanno un sistema di scouting da laboratorio e una cultura interna dove ogni dettaglio — dal recupero fisico all’analisi dei dati — è trattato come un’arte.

Da Kershaw a Ohtani: la nuova galassia dei Los Angeles Dodgers di baseball

Scrive ancora Espn: Il loro segreto? Nessuno è indispensabile, tutti sono valorizzati. Oggi, nel loro universo, brillano Shohei Ohtani, Mookie Betts, Freddie Freeman: tre MVP, tre volti globali. Ohtani in particolare rappresenta il ponte tra sport e business: la sua presenza ha moltiplicato il pubblico asiatico, i contratti commerciali e un’aura da “nuovo Yankees dell’Ovest”. Eppure, dietro i riflettori, continuano a crescere i giovani. Da oltre un decennio i Dodgers non sono mai usciti dalla top-10 dei sistemi di sviluppo della MLB, e nel 2025 addirittura si sono presentati alla stagione con il farm system numero uno. Spendono, ma seminano. Vincono, ma costruiscono.

Lealtà e cultura nei Los Angeles Dodgers

La loro vera forza, però, non è solo tecnica o economica. È umana. Da Kershaw, che ha rifiutato ogni sirena texana pur di restare, a veterani come Miguel Rojas che dopo un decennio ha ancora “Dodger Blue” nel sangue. È un club che non “usa” i giocatori: li accompagna. «Qui non esiste gerarchia», ha detto Kershaw. «Ognuno fa la sua parte per vincere». È per questo che tutti vogliono essere Dodgers: perché in un’epoca di contratti lampo e trade improvvise, Los Angeles offre qualcosa di raro — appartenenza.

Correlate