Maria Giovanna Elmi: «Audrey Hepburn mi chiese l’autografo per il figlio in un ristorante romano»

Al Corriere della Sera: «Scoprì che avrei presentato Sanremo dai turni in Rai. Andreotti chiese di essere intervistato da me»

Maria giovanna elmi

Il Corriere della Sera intervista Maria Giovanna Elmi, indimenticata presentatrice tv, che racconta che scorpì solo dai turni di dover presentare Sanremo

«tra l’altro sarebbe stato il primo Sanremo della tv a colori, può immaginare la mia emozione. L’abito bianco che indossavo la sera della finale me lo aveva prestato Sabina Ciuffini. L’anno dopo ne avevo uno nero che è finito nel Museo della Radio e della Televisione Rai a Torino. Per me nessun cachet, ebbi solo l’indennità di trasferta».

Ha lavorato con tutti i grandi, da Mike Buongiorno a Valenti, a Corrado

«Troppo divertente, era imprevedibile! Una volta doveva fare la réclame della Polaroid e mi chiese di andare dietro le quinte e di mettermi il costume da bagno: lì mi fecero delle foto. Poi quando tornai lui scherzò con i telespettatori: “Guardate cosa riesce a fare questa macchina fotografica?”, fingendo che la Polaroid restituisse il bikini anche quando si indossavano gli abiti. Mi faceva fare gli annunci ballando, un’altra volta mi chiese di farli sotto il pianoforte a coda».

Ha conosciuto Gina Lollobrgida, Sylvester Stallone, Audrey Hepburn, Tony Curtis che le fece una corte spietata a Taormina. Chi le è rimasto più impresso?

«Beh, Audrey Hepburn che mi chiede l’autografo per il figlio in un ristorante romano supera tutti. I più grandi sono anche i più semplici».

Giulio Andreotti? Lo intervistò per le Europee del 1989.

«Era stato lui a chiedere che fossi io. Lo incontrai nel suo ufficio in piazza San Lorenzo in Lucina, all’ultimo piano. Tempo dopo lo intervistai per un libro che avevo scritto con Matilde Amorosi, Cibo indiscreto. In quell’occasione avevo interpellato anche Gianni De Michelis e Giorgio Napolitano, ai tempi dirigente del Pci e presidente del gruppo dei deputati alla Camera».

Non posso non chiederle dell’incidente con Caterina Balivo a «La volta buona», quando insistette nel voler conoscere i motivi dell’annullamento del suo primo matrimonio dalla Sacra Rota.

«La settimana dopo mi invitò di nuovo in trasmissione per scusarsi pubblicamente. Oggi la tv si fa così, non è più come un tempo, quando aveva il compito di educare i telespettatori. Mi dispiace che si sia trovata in quella situazione, lei è molto carina e spigliata. Non ha capito che doveva fermarsi, c’è modo e modo di parlare delle cose».

 

 

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