In Ferrari situazione scoraggiante: Vasseur continua a negare l’evidenza (Gazzetta)

“La pazienza del sognatore Leclerc potrebbe finire presto, così come quella di un Hamilton il cui tempo in Formula 1, a 40 anni, non può essere infinito”

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Ferrari's Monegasque driver Charles Leclerc and Ferrari's British driver Lewis Hamilton talk as they take part in the drivers parade for the Bahrain Formula One Grand Prix at the Bahrain International Circuit in Sakhir on April 13, 2025. Andrej ISAKOVIC / AFP

18 gare disputate, ne mancano solo 6 al termine della stagione. La Ferrari gravita al terzo posto della classifica costruttori con 298 punti, e deve guardarsi le spalle da una Red Bull (290) in netta ripresa trascinata da un Super Max Verstappen. Il team di Maranello, zero vittorie nel 2025, sta attraversando l’ennesima annata al di sotto delle aspettative. E di segnali che lascino presagire un colpo di reni, purtroppo, non se ne vede nemmeno l’ombra. L’edizione online de La Gazzetta dello Sport ha affrontato l’argomento soffermandosi su presente e prossimo futuro.

Ferrari, crisi senza fine: il focus

“A Budapest, nell’ultimo fine settimana di Formula 1 prima della pausa estiva, il team principal Fred Vasseur aveva festeggiato il rinnovo con la squadra di Maranello guardando con ottimismo alla ripresa di settembre e aspirando a «vincere delle gare entro la fine dell’anno» per chiudere la stagione in un trend positivo”, esordisce Gazzetta.

“Settembre ha però portato con sé ben altre evidenze. Dalla ripresa di Zandvoort, in quattro Gp totali disputati, la Ferrari ha ottenuto solo 38 punti complessivi, risultando quarta forza alle spalle di Red Bull, la migliore nella ripresa con 96 punti, McLaren con 91 e Mercedes con 89. Un bilancio sportivamente drammatico che ha fatto scivolare la Rossa al terzo posto nel Costruttori, perdendo il secondo a favore del team di Toto Wolff, mentre Red Bull si avvicina pericolosamente a solo otto lunghezze di distacco. Una parabola decrescente per la Ferrari che va in netto contrasto con le aspettative di metà campionato, dove l’arrivo della nuova attesissima sospensione sembrava dover risolvere parte dei problemi strutturali della Sf-25″, sottolinea.

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Ebbene, i problemi in casa Maranello non stati risolti. Anzi, il Cavallino Rampante sembrerebbe addirittura aver fatto diversi passi indietro. “Un’evidenza che il team principal continua a negare, relegando a problemi isolati i risultati deludenti dei weekend di gara”, osserva la Rosea.

L’unico che sembrerebbe aver compreso la gravità della situazione è Charles Leclerc, di cui Gazzetta riporta le seguenti dichiarazioni: «La Red Bull ha fatto un passo avanti ed è salita allo stesso livello della McLaren. Ora anche la Mercedes è sullo stesso livello di McLaren e Red Bull, e poi ci siamo noi. Sembra quasi che siamo passeggeri della macchina e non riusciamo a tirarne fuori molto di più».

“Dichiarazioni che fanno emergere un quadro scoraggiante dell’intero ambiente di Maranello, soprattutto in prospettiva 2026: la mancanza di un piano unitario non aiuta, mentre nel team scricchiolano i rapporti fra i vari reparti della Gestione Sportiva. La pazienza del sognatore Leclerc potrebbe finire presto, così come quella di un Hamilton il cui tempo in Formula 1, a 40 anni, non può essere infinito. Vincere nel 2026 è l’unica cura possibile a una crisi che appare infinita. Prima però servirà cercare di non chiudere la stagione come quarta forza di un Mondiale iniziato con sogni di successo iridato”, conclude l’articolo.

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