Il team Israel Premier Tech si arrende e annuncia che cambierà nome
Con un comunicato la squadra ciclistica annuncia che cambierà presto nome eliminando il riferimento a Israele e che il suo capo e comproprietario Sylvan Adams ha scelto di "ritirarsi"

Team Israel Premier Tech 's New Zealander rider George Bennett waves from stage during the official teams presentation of the 80th edition of 'La Vuelta' cycling tour of Spain, in Torino, Italy on August 21, 2025. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)
La pressione sugli sponsor della squadra ciclistica di Israele Israel Premier Tech hanno ottenuto gli effetti desiderati. Il team ha infatti annunciato oggi che cambierà nome. Premier Tech, azienda canadese leader nella produzione di elettrodomestici e main sponsor del team, e Factor, fornitore ufficiale di biciclette, avevano chiesto con fermezza un rebranding completo della formazione guidata da Sylvan Adams spiegando che senza un cambiamento radicale di identità non sarebbe stato possibile proseguire la collaborazione.
La vicenda era arrivata a poche settimane dalle proteste filo-palestinesi che avevano interrotto diverse tappe della corsa a tappe spagnola, contestando la presenza della Israel Premier Tech. Le manifestazioni hanno costretto gli organizzatori ad accorciare percorsi e, nell’ultima giornata, a interrompere in anticipo la tappa conclusiva.
“Forti di un impegno incrollabile verso i nostri corridori, il nostro personale e i nostri preziosi partner, abbiamo deciso di rinominare e ribattezzare la squadra, allontanandoci così dalla sua attuale identità israeliana. Nello sport, progredire richiede spesso sacrifici, e questa tappa è essenziale per garantire il futuro della squadra”.
Team update: Monday October 6https://t.co/9ETNX8vH6i
— Israel – Premier Tech (@IsraelPremTech) October 6, 2025
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Oltre al suo cambio di nome, Israel-PremierTech rivela anche il ritiro del suo capo, Sylvan Adams. Il miliardario israelo-canadese, comproprietario della squadra, “ha scelto di ritirarsi e non parlerà più a nome della squadra” in vista della stagione 2026. La formazione scrive inoltre che quest’ultimo si concentrerà sul suo ruolo di presidente del ramo israeliano del World Jewish Congress (un’organizzazione internazionale con sede a New York, che si descrive come “la voce diplomatica del popolo ebraico”).