Il “numero 1” in campo non esiste quasi più: nel Napoli, Milinkovic-Savic sta soffiando il posto a Meret
Il Giornale: Meret rischia di uscire dal giro della Nazionale. Dopo decenni di rassegnazione, i "portieri di riserva" trovano la loro rivincita.

Ni Castel di Sangro 03/08/2025 - amichevole / Napoli-Brest / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Vanja Milinkovic-Savic
Il ruolo del primo portiere ormai sta svanendo, con l’estremo difensore considerato “di riserva” che si sta togliendo i suoi sassolini dalla scarpa. Nel caso del Napoli, Antonio Conte sta alternando regolarmente Alex Meret e Vanja Milinkovic-Savic, con il secondo arrivato quest’anno dal Torino, che si sta facendo sempre più spazio, alterando le gerarchie. Il serbo è stato titolare con gli azzurri nelle ultime due partite contro Sporting Lisbona e Genoa.
Il ruolo di portiere “di riserva” sta svanendo: il caso del Napoli
Il Giornale scrive:
Cercansi n.1 disperatamente. Dopo decenni di “rassegnazione panchinara” (altri tempi, altri regolamenti, altro gioco, altro tutto…) i “portieri di riserva” trovano la loro rivincita. Diventando protagonisti di questo inizio di campionato. […] Perfino Gigio Donnarumma e Gigi Buffon, da giovani, erano dei rincalzi. Per poi diventare dei monumenti.
Sul caso specifico del Napoli:
Milinkovic-Savic del Napoli (preso da Torino a suon di milioni, circa 25) ha quasi soffiato il posto a Meret che, se non farà presto a riprendersi la “titolarità” della porta, rischia di uscire dal giro della nazionale. E sarebbe un peccato.
Milinkovic-Savic: «Io il portiere della Champions? Direi di no. Quando il mister decide che devo giocare, gioco»
Il portiere del Napoli, Vanja Milinkovic-Savic, in mixed zone, dopo la vittoria in Champions League contro lo Sporting Lisbona, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla sua parata nel finale:
«Ho fatto quello che dovevo fare. Ognuno oggi ha fatto quello che doveva fare, quindi i tre punti oggi sono di tutti».
Sei il portiere della Champions League? «Non lo so, direi di no. Non lo so e non ci ho pensato. Quando il mister decide che devo giocare io gioco io, e basta».