Il Napoli più forte degli infortuni e delle provocazioni di un fumoso Lautaro
Serviva la reazione, è arrivata dai senatori e da Conte. Anguissa, McTominay e Di Lorenzo sugli scudi. Andare avanti con questo spirito.

Ni Napoli 25/10/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Lautaro Martinez
Il Napoli più forte degli infortuni e delle provocazioni di un fumoso Lautaro
Serviva la reazione, è arrivata dai senatori e da Conte. Anguissa, McTominay e Di Lorenzo sugli scudi. Il coach british-pugliese con la mossa di Neres punta ha spiazzato la difesa di Chivu. Un’unica amarezza l’infortunio di De Bruyne, probabilmente grave.
Nel primo tempo il primo quarto d’ora è di studio ma è l’Inter a rendersi pericolosa con un colpo di testa di Bastoni e un tiro di Chalanoglu. Poi Spinazzola rischia il patatrac con un passaggio arretrato deviato e Vanja salva su Lautaro a botta sicura. Bisogna aspettare il 20° per il primo tiro del Napoli con Gilmour che al limite tira fuori. Poi alla mezz’ora arriva l’episodio del rigore su fallo a Di Lorenzo. De Bruyne segna e si fa male da solo. Olivera entra al posto del belga e gli azzurri si mettono con un 4-3-3 molto coperto. Bastoni è ancora il più pericoloso tra i suoi: scheggia la traversa su colpo di testa da angolo. Poi nel recupero Vanja salva sul turco e Lautaro tira fuori di poco da buona posizione in area. Il recupero di 6 minuti diventa quasi un assedio con i nerazzurri che spingono.
Nel secondo tempo si riparte come nella parte finale del primo con l’Inter in avanti ma lascia spazi che all’8° McTominay sfrutta inserendosi dalla trequarti e infilando con bellissimo tiro al volo nell’angolino. Pochi minuti dopo però dal monitor arriva il penalty per i nerazzurri con Chalanoglu che non sbaglia. La gara si fa nervosa con l’ennesima sceneggiata di Lautaro e Conte ammonito. Poi arriva un’altra incursione, stavolta di Anguissa che trafigge Sommer. A quel punto l’Inter accusa il colpo e il Napoli va in controllo provando a colpire in contropiede.
Una partita da grande squadra che apre diverse riflessioni. De Bruyne: c’è una questione infortuni? Nel secondo il 4-3-3 coperto senza centravanti ha mandato in tilt Acerbi e company. I nerazzurri sul 3-1 si sono spenti ma a centrocampo il Napoli ha dominato e anche in difesa. Manna ha ragione: fuori Lukaku, Lobotka, Rahamani e ora De Bruyne non è poca roba. Poi Conte è tornato a fare Conte, soprattutto nella mente, e anche rispondendo a muso duro alle provocazioni di un Lautaro fumoso e nervoso. Andare avanti con questo spirito.











