Us Open, Musetti accende il derby con Sinner: «L’idea di interrompere la sua serie mi fa impazzire»

In conferenza a New York: «Jannik è il numero uno al mondo, la sfida più grande che ci sia nel tennis oggi. La pressione sarà tutta dalla sua parte. Io ho ritrovato fiducia»

Musetti tennis, Sinner

Italy's Lorenzo Musetti celebrates after winning the men's singles quarter-final match against Germany's Alexander Zverev at the ATP Rome Open tennis tournament at Foro Italico in Rome on May 14, 2025. (Photo by PIERO CRUCIATTI / AFP)

Come noto, Lorenzo Musetti e Jannik Sinner si sfideranno ai quarti di finale dello Us Open 2025, regalando agli appassionati italiani un’altra serata memorabile. Alla vigilia del match, il 23enne toscano è intervenuto in conferenza stampa per commentare l’ultimo successo sullo spagnolo Jaume Munar (6-3, 6-0, 6-1), analizzare il suo momento e per mandare un chiaro messaggio al suo prossimo rivale.

Us Open, Musetti: «Sinner è la sfida più grande che ci sia nel tennis oggi»

«Non mi aspettavo di vincere così, non voglio dire facilmente, ma sicuramente in maniera comoda», ha esordito Musetti. «Ho giocato un match molto solido dall’inizio alla fine, la parola giusta è consistenza. Penso che sia stata una delle mie migliori partite su questa superficie», ha aggiunto.

Sul feeling trovato col cemento americano e sulla sua prestazione: «Credere di poter giocare meglio su questa superficie, è il primo step che mi ha aiutato a dimostrarlo. Tecnicamente il servizio oggi ha funzionato molto bene, mi ha tolto da quelle poche situazioni difficili che si sono create. Ha funzionato molto bene il dritto, molto in spinta e più aggressivo del solito. Questo è quello che mi fa e mi farà fare il salto di qualità anche su questa superficie».

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Reduce da un’ottima parentesi sulla terra battuta, l’azzurro ha attraversato in estate una fase di down fatta di problemi fisici e svariate eliminazioni precoci. Il periodo complicato, però, sembrerebbe ormai essere alle spalle. «Il punto più basso è stato Cincinnati, quando persi con Bonzi. Mi sembrava di giocare lo stesso match più volte, senza mai avere il coraggio di prendere l’iniziativa. Lì ho avuto paura di non riuscire a reagire. Giocare qualche doppio con Sonego mi ha ridato fiducia: ho capito che non stavo giocando male, dovevo solo cambiare atteggiamento e mentalità in campo», ha spiegato il toscano.

La svolta è arrivata parlando con i suoi cari e i suoi assistenti più fidati: «Noi tennisti passiamo molto tempo soli, parliamo spesso con noi stessi, ma avere persone a cui confidare tutto – la mia squadra, la mia famiglia, i miei amici – è ciò che conta di più. L’onestà è la chiave per superare i problemi».

Il derby, dicevamo. Proprio in vista del ‘confronto fratricida’ ai quarti, Musetti non ha nascosto la sua emozione ma allo stesso tempo ha mandato un chiaro messaggio al connazionale (che sul cemento – ritiro a Cincinnati a parte – non perde da quasi un anno): «Jannik è il numero uno al mondo, la sfida più grande che ci sia nel tennis oggi. Solo l’idea di interrompere la sua incredibile serie mi fa impazzire. La pressione sarà tutta dalla sua parte: conosce benissimo le condizioni qui e ha una mentalità fantastica, ma io devo sfruttare questo aspetto e farmi trovare pronto per vincere».

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