Nel calcio non ci si difende più: tanti gol perché è una fiera di orrori difensivi
C’è ossessione per il palleggio e per il gioco tanto da aver dimenticato la capacità di bloccare e disarcionare quello altrui. Dal vecchio catenaccio alle totali amnesie

Db Torino 16/09/2025 - Champions League / Juventus-Borussia Dortmund / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Karim Adeyemi
Nel calcio non ci si difende più: tanti gol perché è una fiera di orrori difensivi
Se Guardiola è rimasto colpito dalla capacità di difendersi in dieci da parte del Napoli, c’è più di un motivo. Si è visto, innanzitutto, il lavoro di oltre un anno da parte di Conte sui singoli e sulla fase difensiva: un mantra ripetuto per mesi mentre parte della tifoseria lamentava le vittorie per “1-0”. Oggi con Beukema in aggiunta a Buongiorno e Rrahmani e con Spinazzola e Politano in grande spolvero gli azzurri hanno mostrato una resistenza in inferiorità numerica. Dietro Vanja ha dato sicurezza e ha parato tutto ciò che era parabile.
Il secondo aspetto riguarda ciò che è accaduto nella prima giornata di Champions. Da Juve-Borussia con difensori e portieri che sembravano ballerini di salsa ai disastri del Galatasaray, del Chelsea, del Monaco e per non parlare dell’Atalanta di Juric. Un festival dell’orrore che potrebbe spiegarsi come prestazioni da “inizio stagione” ma il fatto che in quasi tutte le gare il valzer dei gol era dovuto a poche prodezze e tanti svarioni, lancia una riflessione.
C’è un’ossessione per il palleggio e per il gioco tanto da aver dimenticato la capacità di bloccare e disarcionare quello altrui. Dagli eccessi del vecchio catenaccio alla totale dimenticanza per un terzino di saper lanciare una palla in tribuna se hai addosso gente come Kean. Ed è proprio in questo scenario che va analizzato la sconfitta in dieci uomini ed emerge quel lavoro di compattezza in fase difensiva che il coach british-pugliese sta mettendo dentro il suo lavoro. A volte tanti gol non vuol dire spettacolo se un 4-1 è frutto di errori da oratorio. Vedremo alla seconda giornata di Champions se è stata solo una coincidenza di episodi oppure c’è un trend del calcio europeo che dimentica come difendere la propria metà campo.