Con tutti questi infortuni muscolari (la maggior parte in allenamento), ci si può interrogare sui metodi di Conte?
Due anni fa Garcia e il preparatore Rongoni, per molto meno, furono accusati di usare metodi superati, inadeguati. Stasera solo grazie alla rosa lunga il Napoli non giocherà con i Primavera

Ci Napoli 01/03/2025 - campionato di calcio serie A / Napoli-Inter / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Antonio Conte
Con tutti questi infortuni muscolari (la maggior parte in allenamento), ci si può interrogare sui metodi di Conte?
Emergenza in difesa per Antonio Conte che questa sera, nella gara del Meazza contro il Milan, dovrà fare a meno di ben quattro difensori: Buongiorno, Rrahmani, Olivera e Spinazzola. Per fortuna che il Napoli quest’anno annovera in organico addirittura dieci difensori, cinque centrali e cinque esterni; ne mancheranno quattro, restano disponibili altri sei (Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Marianucci, Gutierrez e Mazzocchi).
Ciò detto, è più che legittimo interrogarsi sui motivi di tutti questi infortuni muscolari (la maggior parte dei quali sopraggiunti durante gli allenamenti…) che stanno tartassando il Napoli già a partire dal ritiro estivo.
E lo stesso accadde anche lo scorso anno, quando ad un certo punto il Napoli si ritrovò con tutta la corsia di sinistra fuori per infortuni muscolari.
Alla luce di ciò, la domanda nasce spontanea: ma siamo proprio sicuri che i famigerati metodi di allenamento di Conte e del suo staff non siano esenti da responsabilità in questa vera e propria… mattanza muscolare? Si ricorda, a tal riguardo, che due anni orsono il francese Garcia e il suo preparatore atletico Rongoni, per molto meno, furono accusati di aver sbagliato la preparazione, di usare metodi ritenuti da molti vetusti, superati, inadeguati.
Quest’anno, dopo appena quattro gare di campionato, cinque stagionali, il Napoli ha già tre quinti della difesa ferma ai box e bisogna solo ringraziare la profondità della rosa se stasera contro il Milan non bisogna mandare in campo qualche Primavera.