Striscione della Uefa per Gaza (con due bimbi palestinesi) dopo le accuse di Salah sul Pelè palestinese ucciso da Israele

"Stop Killing Children-Civilians". Scrive il Telegraph: eppure la Uefa afferma che i messaggi politici non possono essere promossi negli stadi

Uefa Gaza

Screenshot dal profilo X Uefa

Striscione della Uefa per Gaza (con due bimbi palestinesi) dopo le accuse di Salah sul Pelè palestinese ucciso da Israele

La Uefa ieri, nella Supercoppa europea tra Psg e Tottenham, ha mostrato lo striscione “Stop Killing Children” (“Basta uccidere bambini”). Proprio pochi giorni fa, Mohamed Salah aveva criticato la Federcalcio europea per non aver nominato Israele nell’omaggio al “Pelé palestinese”.

La Uefa mostra in Supercoppa europea lo striscione “Stop Killing Children-Stop Killing Civilians”

Il Telegraph scrive:

La Uefa ha rischiato di entrare in una tempesta politica esponendo un gigantesco striscione “Stop Killing Children-Stop Killing Civilians” sul campo prima della Supercoppa. Il grande striscione è stato posizionato di fronte ai giocatori mentre si allineavano prima del calcio d’inizio allo stadio di Udine, con due bambini di Gaza che prendevano parte alla cerimonia finale nella consegna delle medaglie.

Alla viglia della partita la Uefa ha annunciato che una bambina di 12 anni di nome Tala si sarebbe unita al presidente Uefa Aleksander Ceferin per la premiazione. La Uefa l’ha descritta come “una ragazzina palestinese di salute fragile che è stata trasferita a Milano per ricevere cure mediche adeguate, poiché a Gaza dopo l’inizio della guerra mancano le attrezzature necessarie”. L’altro bambino della cerimonia era Mohamed, 9 anni, che ha perso i suoi genitori in guerra a seguito di un attacco aereo a Gaza.

Aggiunge il Guardian:

Secondo le proprie regole, la Uefa afferma che i messaggi politici non possono essere promossi negli stadi prima, durante o dopo le partite. Eppure sono stati invitati bambini provenienti da Afghanistan, Iraq, Nigeria, Palestina e Ucraina, coinvolti nella cerimonia di apertura e non è stata nominata una guerra specifica con la sua bandiera. Tutto questo arriva pochi giorni dopo che l’attaccante del Liverpool Salah ha preso di mira la Uefa per l’omaggio all’attaccante palestinese Suleiman al-Obeid in cui la Uefa non aveva specificato che era stato ucciso in un attacco israeliano.

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