Negli Usa spaccano le trasmissioni tv sul mercato dei ricercatori di intelligenza artificiale, altro che Fabrizio Romano
Il New York Times: ingegneri al posto di Ndoye. Matt Deitke è Il nuovo LeBron. Guadagnano più di Messi. Le grandi aziende si soffiano i talenti con offerte da 250 milioni di dollari

People watch remote-controlled robots by Unitree Robotics boxing during the World Artificial Intelligence Conference (WAIC) at the Shanghai World Expo and Convention Center in Shanghai on July 28, 2025. (Photo by HECTOR RETAMAL / AFP)
Negli Usa spaccano le trasmissioni tv sul mercato dei ricercatori di intelligenza artificiale, altro che Fabrizio Romano
Chi è Matt Deitke? Il nuovo LeBron James, un inedito Leo Messi, il prossimo Cristiano Ronaldo? No: è un 24enne ricercatore specializzato nell’intelligenza artificiale. Che un giorno ha ricevuto una proposta direttamente da Mark Zuckerberg: vieni a lavorare a Meta, ti diamo 125 milioni di dollari in azioni e cash in quattro anni. Poiché Deitke non fa il calciatore per vivere, ha detto: no, grazie. Allora Zuckerberg è tornato alla carica. E gli ha offerto 250 milioni di dollari in quattro anni, di cui 100 milioni al primo anno. Deitke ha traballato: ha chiesto consiglio ai suoi colleghi con cui aveva fondato una startup e alla fine ha ceduto. Ha accettato. Lì fuori in questo momento è pieno di Deitke, racconta il New York Times. Il mercato dei ricercatori di AI è letteralmente impazzito. Aspetta che se ne accorga Fabrizio Romano… E infatti negli Stati Uniti adesso ci sono delle trasmissioni apposite che, tipo “Calciomercato” di Sky ma con i cervelloni al posto di Ndoye.
Non ci credete?
BREAKING: @Promptfoo lands $18.4 M Series A
AI‑security startup Promptfoo has secured an $18.4 million Series A led by @InsightPartners, with follow‑on support from @a16z.
The platform stress‑tests large‑language‑model apps for risks like prompt injection, data leaks, and… pic.twitter.com/QK2DsgDzlP
— TBPN (@tbpn) July 29, 2025
“Le guerre per i talenti dell’intelligenza artificiale nella Silicon Valley sono diventate così frenetiche (e così stravaganti) da assomigliare sempre più al mercato stratosferico delle star dell’Nba”, scrive il Nyt. “I giovani ricercatori di intelligenza artificiale vengono reclutati come se fossero Steph Curry o LeBron James, con pacchetti retributivi a nove cifre strutturati per essere distribuiti in diversi anni. Per destreggiarsi tra la folla, molti ventenni si sono rivolti ad agenti e collaboratori non ufficiali per elaborare strategie. E stanno giocando duro con le aziende per ottenere il massimo, proprio come i giocatori di basket cercano le migliori offerte dalle squadre”. Insomma ora gli ingegneri hanno i procuratori.
“La differenza è che, a differenza delle squadre Nba, le aziende di intelligenza artificiale con grandi capitali come Meta, OpenAI e Google non hanno limiti salariali. (L’ultimo contratto quadriennale di Curry con i Golden State Warriors costava 35 milioni di dollari in meno rispetto a quello di Deitke con Meta). Questo ha reso le battaglie per i talenti dell’intelligenza artificiale ancora più accese”.
“Il reclutamento di free agent di intelligenza artificiale è diventato uno spettacolo sui social media, proprio come il periodo che precede una scadenza per gli scambi nello sport. Mentre Meta, Microsoft, Google e OpenAI si sono sottratte dipendenti a vicenda, sono stati pubblicati online annunci di lavoro con grafiche che ricordano i principali scambi sportivi, realizzati dalla piattaforma di streaming online Tbpn, che ospita un programma simile a Espn sul mondo della tecnologia e degli affari”.
Jordi Hays, co-conduttore di Tbpn, dice che sempre più persone seguono la lotta per il reclutamento “nello stesso modo in cui i nostri amici del college sono ossessionati dallo sport: le personalità, i giocatori, i campionati”.
“Il mercato del lavoro per i ricercatori di intelligenza artificiale ha da tempo parallelismi con lo sport professionistico. Nel 2012, dopo che tre accademici dell’Università di Toronto pubblicarono un articolo di ricerca che descriveva un sistema di intelligenza artificiale fondamentale in grado di riconoscere oggetti come fiori e automobili, si misero all’asta per 44 milioni di dollari, aggiudicandosi il miglior offerente, Google. Ciò diede il via a una corsa ai talenti nel settore tecnologico”.