La protesta di Coroglio, la rivolta dei residenti che promettono manifestazioni durante l’America’s cup

A Fanpage: «Chiediamo chiarezza sui tempi dell’esproprio, la successiva rigenerazione e il nostro rientro all’interno del Borgo Coroglio»

Coppa America America's cup

2024 archivio Image Sport / Vela / Luna Rossa / foto Imago/Image Sport

Gli abitanti di Coroglio, una zona cruciale nel progetto di riqualificazione dell’ex area industriale dell’Italsider a Bagnoli, sono sul piede di guerra. Mentre le istituzioni si preparano ad accelerare i lavori di bonifica, con l’inizio della bonifica della colmata previsto per agosto in vista dell’America’s Cup con le basi che dovranno essere consegnate nel giugno 2026, i residenti chiedono a gran voce chiarezza. Il villaggio dei catamarani per le competizioni veliche sarà infatti allestito su piattaforme galleggianti proprio al largo di Bagnoli, dove attualmente si trova la colmata.

Le parole dei residenti riportate da Fanpage non lasciano spazio a dubbi: «Chiediamo chiarezza sui tempi dell’esproprio, la successiva rigenerazione e il nostro rientro all’interno del Borgo Coroglio. Subito un incontro urgente con il commissario e con Invitalia. Se questo non avverrà presto, dal Borgo, anche se vengono le ruspe, noi non ci sposteremo dalle nostre abitazioni, quando esse verranno per abbattere le nostre case dovranno farlo con noi dentro».

La frustrazione è palpabile. Lunedì 30 giugno, alle ore 18, è stata convocata una riunione di tutti i proprietari di via Coroglio 116, proprio all’interno del Borgo. In una nota, i residenti denunciano: «Più volte è stato chiesto un incontro, tramite Pec, con il Commissario per chiarimenti sulla nostra situazione attuale, ma purtroppo ad oggi nessuna risposta e nessun incontro. La situazione è aggravata dalla discussione e approvazione, il 24 giugno 2025, di una proposta di riqualificazione da parte dell’Unione Industriale di Napoli, che, a loro dire, “ha discusso e approvato una proposta di riqualificazione, puntando esclusivamente sul futuro business della zona, ignorando del tutto la nostra presenza e le nostre vite».

I proprietari del Borgo lamentano una confusione che perdura da anni e chiedono risposte precise: «Noi chiediamo chiarezza sui tempi dell’esproprio, la successiva rigenerazione e il nostro rientro all’interno del Borgo. I proprietari del Borgo hanno bisogno di superare la confusione che da anni caratterizza questa zona e le nostre vite, vogliamo sapere i tempi precisi affinché ognuno di noi possa organizzare la propria vita in maniera più serena».

L’appello è rivolto direttamente al Commissario di Governo Gaetano Manfredi e a Invitalia, l’ente attuatore per la bonifica dell’area. Nonostante siano stati stanziati tutti i fondi per il completamento della bonifica, i residenti non comprendono “il motivo che ad oggi non vi sia ancora un cronoprogramma puntuale sulla rigenerazione del Borgo e sui nostri trasferimenti in un’altra zona e le cifre per un nostro ritorno all’interno del Nostro Borgo rigenerato”.

La richiesta di un incontro urgente al Commissario e Invitalia è accompagnata da un avvertimento chiaro: «Se questo non avverrà presto sappiatelo tutti che dal Borgo, anche se vengono le ruspe, noi non ci sposteremo dalle nostre abitazioni, quando esse verranno per abbattere le nostre case devono farlo con noi dentro. Speriamo che questo nuovo appello, questa volta venga preso in seria considerazione dal Commissario e dall’Ente Invitalia anche perché durante la Louis Vuitton Cup nel 2026 e l’America’s Cup nel 2027 tutti i nostri balconi e finestre verranno esposti striscioni e verranno distribuiti volantini che denunceranno al mondo la Nostra situazione. Meritiamo un minimo di rispetto».

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