Carlo Verdone: «fui bocciato perché tirai un libro alla prof di matematica». E racconta i Beatles a Roma

Intervista a Repubblica sul concerto del 1965: «Mi portò mio padre. C'era anche Anna Magnani. Guardava con aria schifata le ragazzine adoranti»

Carlo Verdone a De Laurentiis Verdone Favino

Mc Roma 14/09/2022 - presentazione palinsesti Canale Tv ‘Paramount Plus’ / foto Mario Cartelli/Image nella foto: Carlo Verdone

Carlo Verdone: «fui bocciato perché tirai un libro alla prof di matematica». E racconta i Beatles a Roma

28 giugno 1965, il giorno del concerto romano dei Beatles. Al Cinema Teatro Adriano, in piazza Cavour. Lo racconta Carlo Verdone a Repubblica in una bella intervista di Arianna Finos. Ci colpisce l’episodio introduttivo. Verdone venne bocciato perché lanciò un libro alla professoressa di matematica che gli sequestrò un’antologia di letteratura.

Carlo Verdone: «Premessa. A metà giugno scopro di essere stato bocciato al liceo Virgilio, per cattiva condotta. Ho tirato un libro alla professoressa di matematica. Lei mi ha sequestrato quello che stavo guardando durante la sua lezione, un’antologia di letteratura: è costoso e voluminoso, i miei hanno faticato per comprarmelo. Così, quando lei me lo prende, ho una reazione strana. Io, che sono una persona pacifica, prendo un altro tomo e glielo lancio. Lei chiama il preside, che mi dice: “Sarai bocciato”. Convoca i miei genitori, mi danno sette giorni di sospensione. Le scuse non bastano: in matematica vado male, la odio. Mi bocciano. Un dramma, una vergogna per mio padre. In casa cala un clima funereo: mamma e papà non mi parlano, io sono triste, dispiaciuto. Ma una settimana dopo, papà apre la porta della mia stanza e mi dice: “Non te lo meriti, ma c’è un evento molto importante dal punto di vista sociale e culturale”. Penso alla solita mostra al museo d’arte moderna, le cose da papà. E invece, con aria severa: “Ci sono i Beatles a Roma”».

Carlo Verdone racconta il concerto, noi riportiamo solo la risposta su Anna Magnani che era presente.

Tra il pubblico c’è anche Anna Magnani?
«Arriva in ritardo, col figlio Luca. Me la indica papà. La vedo mentre cerca il posto, laterale, nel caos. Mi colpisce il suo sguardo durante il concerto: non guarda lo show ma, con aria schifata, osserva quel mondo di ragazzine che urlano come ossesse. Un mondo che non capisce. Il concerto è meraviglioso, anche se si sente poco per via delle urla, però… stai vedendo i Beatles. È un crescendo di emozioni, anche se sappiamo che durerà solo 40 minuti. E che i quattro guadagnano 40 milioni di lire: uno al minuto».
Correlate