La seconda svolta di De Laurentiis

Dopo aver portato Conte a Napoli, ha approfittato della sua indecisione per presentargli un progetto vincente, da grande squadra

De Laurentiis Napoli mercato

Ni Napoli 26/06/2024 - presentazione nuovo allenatore Napoli / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

La seconda svolta di De Laurentiis

“È asciuto pazzo ‘o padrone”, diremmo con il vecchio adagio. Anzi no, il padrone è lucidissimo stavolta ed è Aurelio De Laurentiis. In diverse dichiarazioni ha ripetuto il termine “Napoli vincente”. Sì, perché due conti li ha fatti dopo che con le sole magliette vendute ha ricavato i soldi dell’acquisto di Scott McTominay. Se per 15 anni la gestione del bilancio con acquisti, Europa e poi plusvalenze ha consolidato il bilancio la vittoria di due anni fa e quella di quest’anno misurano le possibilità di business dell’azzurro che vince.

In fondo un anno fa, dopo il disastro del decimo posto, il germinal della svolta arrivò proprio ingaggiando Antonio Conte. L’allenatore per mesi ha costruito in silenzio il gruppo, il progetto tattico, la miglior difesa d’Europa e poi ha lanciato un ultimatum già da febbraio-marzo e fino alle ultime gare prima dello scudetto: sarebbe rimasto a difendere uno scudetto e a fare la Champions solo con un’evoluzione del club. Il coach british-pugliese aveva riaperto il canale con la Juventus per fare mettere alle strette Aurelio che ora vuole vincere perché anche da “Mcfratm” registrato come marchio si aprono spazi di mercato.

De Laurentiis ha dato a Conte la risposta che voleva

Così, quando la piazza e anche tra i calciatori, moglie e Oriali in pressing, sapevano della possibilità di andar via ecco che Adl cala gli assi: un top player come De Bruyne, altri 7 acquisti di primo livello coordinati con il mister, il centro sportivo, i lavori a Castel Volturno. Era la risposta che voleva un allenatore che conosce un solo verbo: vincere. Lo stesso verbo che a Napoli conosciamo poco e che in 2 anni ci sta inebriando con la possibilità di diventare una squadra che a livello internazionale possa diventare più influente di Milan e Juventus.

Siamo di fronte a un cambio di pelle che ovviamente andrà misurato poi con i fatti. La prima pietra è stata posata, la seconda è king Kdb da Manchester e poi tutte le altre tra difesa, centrocampo e attacco. C’è uno scudetto da difendere, una Champions in cui essere protagonisti, Supercoppa italiana e Coppa Italia. Conte conosce una sola possibilità: vincere.

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