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Il Guardian elogia Acerbi e l’Inter: “è una squadra che ha senso quando smette di avere un senso”

Ha fatto il centravanti dopo la rimonta del Barça, portando l’Inter ai supplementari con un suo gol che non arrivava da più di un anno.

Il Guardian elogia Acerbi e l’Inter: “è una squadra che ha senso quando smette di avere un senso”
Mg Milano 06/05/2025 - Champions League / Inter-Barcellona / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Francesco Acerbi

Dopo gli elogi da parte degli spagnoli di Marca per Francesco Acerbi, arrivano anche quelli del Guardian (a firma Nicky Bandini l’esperta del calcio italiano) per il gol che ha portato l’Inter ai supplementari della semifinale di Champions, poi vinta 4-3 contro il Barcellona.

Il Guardian elogia Acerbi: “La sua esperienza gli è valsa maggiore consapevolezza”

Il quotidiano scrive:

Cosa ci faceva un difensore 37enne a fare il centravanti? Francesco Acerbi non segnava da più di un anno. Questo non è il suo compito in campo, e di certo era un momento decisivo che nessuno aveva previsto per la semifinale di Champions League più divertente di sempre. L’Inter ha senso di esistere in campo quando smette di avere un senso, con quell’Acerbi che ha sconfitto due volte il cancro e ha vinto sette trofei in carriera da quando ha compiuto 30 anni. Per essere chiari, non stiamo parlando di caso o fortuna. L’Inter ha raggiunto la sua seconda finale di Champions League in tre anni perché è una delle migliori squadre di calcio del pianeta. Hanno giocatori come Lautaro Martínez, che ha segnato ogni 85 minuti nella competizione in questa stagione; il loro tecnico, Simone Inzaghi, ha dimostrato di essere uno degli allenatori tatticamente più sofisticati, con sistemi flessibili e ambiziosi che consentono ai giocatori una libertà in campo costruita sulla fiducia e sulla comunicazione.

Il Guardian continua:

Eppure queste due partite contro il Barcellona sembravano arrivare nel momento peggiore possibile. L’Inter aveva chiuso aprile perdendo tre partite interne consecutive. Sembravano sfiniti, logorati. Con l’esperienza, tuttavia, può emergere una maggiore consapevolezza. Con Inzaghi l’Inter ha ottenuto prestazioni migliori di quelle che abbiamo visto contro Barcellona o Bayern. Ci sono stati errori insoliti, tattici e individuali. Hanno concesso tanto in quattro partite come avevano fatto nelle ultime due stagioni della competizione. Eppure sembravano anche invincibili, tenevano i nervi saldi. Una squadra meno determinata si sarebbe persa mentre Lamine Yamal faceva magie. Ma, come ha detto Sacchi, la cosa che rende speciale questa Inter è il fatto che questa squadra “è cresciuta nel tempo”. L’Inter sa cosa serve per vincere queste partite perché ci sono già passati. Acerbi e Frattesi hanno avuto diversi ruoli in questa stagione; uno titolare e leader, l’altro un giocatore che ha faticato a ritagliarsi un posto in squadra. Ma sono due facce della stessa medaglia. Hanno dichiarato quanto la perdita di un loro caro (Acerbi suo padre, Frattesi la nonna) abbia avuto un impatto forte sul campo. Uno ha 12 anni in più dell’altro, ma entrambi hanno giocato in Champions League con l’urgenza di persone che sanno che potrebbero non avere un’altra possibilità come questa.

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