La stagione che verrà sarà quella del centenario. Il tecnico ha chiesto un incontro per comprendere la strategia per il futuro

Conte vuole sapere che Napoli ha in mente De Laurentiis per i cento anni del club (Repubblica)
Scrive Repubblica Napoli con Pasquale Tina:
L’eventuale vittoria a Lecce aprirebbe un primo capitolo relativo ai festeggiamenti dello scudetto. Dettagli, al momento, non ce ne sono: è tutto legato ai risultati degli azzurri di Conte, ma al sindaco – qualora ci fossero i presupposti di ordine pubblico dopo i necessari dialoghi con prefettura e questura – piacerebbe rispolverare il suo antico pallino, quello del bus scoperto in giro per la città, come non accaduto nel 2023. Ma siamo nel campo dei desideri, adesso è inutile affrontare un tema del genere perché va corroborato dai fatti, cioè le vittorie del Napoli. De Laurentiis ha in programma pure l’incontro con Antonio Conte. È stato lo stesso allenatore a sollecitarlo, dopo la vittoria di Monza, in merito ai programmi relativi alla prossima stagione. Conte ha un contratto di altri due anni, ma vuole capire le intenzioni del club per l’annata che porterà al centenario del Napoli, con il ritorno in Champions già in cassaforte. Un appuntamento potrebbe essere fissato a ridosso della gara con il Genoa. Il presente si chiama Lecce, ma il futuro del Maradona e di Conte va risolto al più presto.
Conte ha preso un Napoli in disfacimento e l’ha riportato alla bellezza di Spalletti (Gazzetta)
Gli allenatore contano, altroché. È il succo dell’analisi della Gazzetta dello Sport a firma Fabio Licari. Che scrive:
In campo vanno i giocatori, e sono loro che decidono una partita nel bene e nel male, ma le scelte di partenza le fa il tecnico. La formazione. I cambi giusti e sbagliati. La gestione del gruppo. L’idea di gioco. La carica (o la depressione) psicologica.
È la premessa per un elogio di Antonio Conte fattore ultradecisivo del campionato del Napoli. Ecco cosa scrive la Gazzetta:
Ci sono esempi continui di allenatori che indicano la strada del successo, o sbagliano, oltre i giocatori. L’ultimo è un habitué di questa dimensione: Conte. Uno che non ha mai accettato l’idea che l’allenatore fosse spettatore. Conte vince con Siena, Juve, Chelsea, Inter, con tutti tranne il Tottenham, ed è a un passo dal ripetersi. Conte l’integralista ha schierato questo Napoli con il 3-4-2-1, il 4-3-3 e il 4-2-4. Conte ha fatto diventare McTominay, scaricato dallo United, il giocatore più decisivo che ci sia. Ha rilanciato Lukaku, Politano, Di Lorenzo e risolto l’addio di Kvara. Conte fuoriclasse anche mediatico. Ha preso un Napoli in disfacimento e l’ha riportato alla bellezza di Spalletti, un altro che dà sempre un’identità alle sue squadre. Tra loro due, al Napoli, risultati molto diversi con più o meno gli stessi giocatori.
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