Addio a Nino Benvenuti, campione del mondo e Oro olimpico a Roma ’60. La sua rivalità con Mazzinghi divise l’Italia

Benvenuti nacque nel 1938, si dedicò al pugilato (ma non solo) e ben presto le sue doti fecero scalpore a livello nazionale. Di lì, una carriera leggendaria

Benvenuti

La notizia è arrivata pochi minuti fa: quest’oggi è un giorno di lutto per lo sport italiano. Si è spento all’età di 87 anni Nino Benvenuti, una vera e propria leggenda, passato alla storia per essersi laureato campione del mondo dei pesi medi e medaglia d’Oro alle Olimpiadi di Roma ’60 nei welter.

Storia e trionfi di Nino Benvenuti

Benvenuti nacque nel 1938 sull’Isola di Istria, che al quel tempo faceva parte del territorio italiano. Appassionato di sport sin da giovanissimo, da figlio d’arte quale era cominciò a cimentarsi nel pugilato presso la palestra di casa. Le sue doti fecero presto scalpore a livello nazionale a cavallo degli anni ’50, ma la sua consacrazione arrivò ai Giochi di Roma nel ’60. Nella Capitale, Nino riuscì a conquistare la medaglia d’Oro nei pesi welter (battendo in finale il sovietico Jurij Radonjak) e ad aggiudicarsi la coppa Val Barker, destinata al pugile tecnicamente migliore del torneo.

“Fu anche campione mondiale dei pesi superwelter tra il 1965 e il 1966, campione europeo dei pesi medi tra il 1965 e il 1967, oltre che – appunto – campione mondiale dei medi tra il 1967 e il 1970: una lunga fila di successi, ai quali si aggiunge la storica trilogia con Emile Griffith. Il primo combattimento fu votato “Fight of the year” del 1967, premio attribuito tre anni dopo anche al match da lui perso contro l’argentino Carlos Monzon”, ripercorre l’edizione online de La Gazzetta dello Sport.

Le rivalità

La stessa Rosea si sofferma poi sui dualismi che hanno caratterizzato il percorso sportivo di Benvenuti:

“La carriera da professionista nei superwelter e nei pesi medi ha visto Benvenuti protagonista di tre leggendarie rivalità: in Italia con Sandro Mazzinghi, a livello internazionale con Emil Griffith e Carlos Monzon. La rivalità con Mazzinghi divise l’Italia degli anni ’60 come quella tra Fausto Coppi e Gino Bartali. Alto, biondo e dal portamento elegante, Benvenuti era l’idolo delle donne. Basso e tarchiato, Mazzinghi era il classico pugile venuto dalla strada. Benvenuti vinse entrambi i match disputati nel 1965 validi per il mondiale dei superwelter. Tra i due non correrà mai buon sangue, fino alla pace suggellata in occasione dei 50 anni dai loro leggendari incontri. Le altre due grandi rivalità di Bevenuti sono state quelle contro due leggende dei pesi medi, l’americano Griffith e l’argentino Monzon. Con entrambi il pugile triestino diventerà grande amico, Griffith sarà anche padrino di cresima di uno dei figli. Contro Griffith e Monzon”.

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