Acerbi è il nuovo Materazzi. La classe operaia porta l’Inter in finale di Champions: 4-3 al Barcellona

Acerbi segna il 3-3 al 94esimo, quando sembrava finita. Poi il 4-3 di Frattesi ai supplementari. Partita epica a San Siro

Acerbi

Mg Milano 06/05/2025 - Champions League / Inter-Barcellona / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: esultanza gol Francesco Acerbi

Acerbi è il nuovo Materazzi. La classe operaia porta l’Inter in finale di Champions: 4-3 al Barcellona

L’Inter è in finale di Champions. Partita pazzesca a Milano. L’Inter la vince due volte dopo essersi rassegnata a perdere. È il minuto 93. L’Inter è sotto 2-3 dopo essere stata avanti 2-0. Azione disperata dei nerazzurri con la solita difesa allegra del Barcellona. Al centro dell’area c’è Acerbi centravanti. Cross basso di Dumfries e Acerbi anticipa il difensore e segna. Da centravanti. È ufficiale: Acerbi è il nuovo Materazzi. Si va ai supplementari ma il Barcellona sente che ha battuto la partita. Sente che si è indignata la carta, come amava dire Gianni Mura. Quando giochi col destino, poi il destino ti castiga. Nei supplementari il Barcellona sparisce, quei soliti tocchetti irritanti. L’Inter bada al sodo. Thuram, che ha giocato un’altra partita sontuosa, lavora un pallone alla Boninsegna nel 70 e serve a Frattesi il pallone del 4-3. Frattesi è freddo, finta e tira. Gol. È il minuto 99. Non succede quasi più niente. Quasi. Nel senso che Lewandowski si dovrà un gol da un metro e poi Sommer compie un paratone su Yamal. Yamal che sul 2-3, un minuto prima del pari di Acerbi, ha colpito il palo. L’Inter va in finale. E attende la vincente tra Arsenal e Psg.

Acerbi e Frattesi, la classe operaia dell’Inter. Ma è stata una partita epica da parte di tutti: Sommer, Thuram e tanti altri.

Sono state più partite in una. Primo tempo dominato dall’Inter. Due a zero. Con reti di Lautaro e Calhanoglu su rigore Poi, nella ripresa, il tracollo. Prima un gol, poi un altro.

Nella ripresa, invece, l’Inter sparisce. Prima il 2.1. Sul 2-1, Inzaghi toglie Dimarco e inserisce Carlos Augusto che con Yamal va al manicomio. Sul 2-2 la stanchezza sembra impossessarsi dell’Inter. Sguardi nel vuoto. Di Calha. Di Lautaro. Di Mkhitaryan. . Girandola di sostituzioni di Inzaghi. Fino al terzo gol di Raphinha, di destro, al minuto 88. San Siro è gelato. Yamal colpisce il palo. Poi, però, arriva Acerbi.

Telecronaca meravigliosamente e giustamente tifosa da parte di Bergomi. Commovente quasi quanto la partita. Serata indimenticabile.

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