Abodi: «L’America’s Cup porterà a Napoli 1 miliardo, non spenderemo un euro»
Il Ceo di New Zealand: "Abbiamo visto la sfilata del Napoli, che meraviglia. Speriamo sia così anche per la vela"

May 27, 2025. Louis Vuitton 38 America’s Cup. America’s Cup trophy and Louis Vuitton trophy in Naples, Mount Vesuvius in the background.
Non ci sarà un nuovo commissario per l’America’s Cup, in programma nella primavera del 2027 a Napoli. Basta e avanza Manfredi. Se ne occuperà il sindaco, già commissario di governo per Bagnoli: “avrà la possibilità di operare con ulteriori strumenti per rispondere alle attese e alle esigenze organizzative di America’s Cup”, ha detto il ministro dello Sport Andrea Abodi a margine della presentazione dell’evento alla città, stamattina a Castel dell’Ovo. “C’è talmente una sintonia con il sindaco in tutte le sue funzioni, di sindaco, di commissario di Bagnoli, di presidente dell’Anci, che tutto verrà fatto in armonia e per il bene non soltanto di America’s Cup, ma della città”.
“Nessun soldo verrà speso, dagli investimenti ci aspettiamo un rendimento, l’impatto sarà oggettivo, duraturo e gratificante“, dice Abodi, che ha annunciato un “impatto superiore al 1 miliardo di euro. Non spenderemo un euro, investiremo tanto”.
“Bagnoli è stata decisiva perché è un’opzione che consente anche a tutto il progetto America’s Cup, dal punto di vista organizzativo, di esprimersi al meglio, avendo uno spazio che va riempito con contenuti che poi saranno sostituiti dalla vita di tutti i giorni di un luogo che riprenderà a vivere: Bagnoli tornerà a essere un luogo vivo. Abbiamo scelto il luogo migliore, non ce ne voglia chi non è stato selezionato ma non si può non scegliere il golfo di Napoli. Questo è veramente il posto più bello del mondo, perfetto per la competizione più bella del mondo, più affascinante. Sarà una straordinaria opportunità per l’Italia tutta”. Napoli sarà “la capitale mondiale della vela: attorno ad America’s Cup costruiremo una strategia che riguarderà il mare, tutti i suoi aspetti educativi, culturali, turistici, industriali. Molto di più di una competizione sportiva”.
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Il ministro dice anche che a “stravolgere il team New Zeland” è stato anche “lo stato d’animo delle persone: non è un fattore secondario perché, nonostante la dimensione economica, i sentimenti contano”.
Stesso entusiasmo ovviamente per il sindaco. “Napoli è diventata una delle grandi capitali del mare nel mondo, il ritorno di immagine e di attenzione sarà unico. A Napoli resteranno le risorse economiche che arriveranno e, poi, un grande indotto turistico che poi sarà permanente, le opere che anticiperemo a Bagnoli, l’intervento che faremo su tutta la linea di costa, da Pietrarsa e fino a Bagnoli, e resterà il posizionamento di Napoli tra le più grandi città del mondo”. A Bagnoli saranno portati a termine “tutti gli interventi necessari per consentire non solo l’evento ma tutte le infrastrutture che resteranno alla città. Bagnoli sarà bellissima: si coniugherà sport, turismo, servizi, con un accesso pubblico al mare, un grande parco che sarà anche un luogo al servizio della città, un grande polmone verde”.
Grant Dalton, amministratore delegato di Emirates Team New Zealand, ha spiegato la decisione: “Abbiamo visto delle immagini fantastiche in tv, il tour in bus del Napoli di due giorni fa. È incredibile la gente di Napoli e il sostegno che abbiamo visto per la squadra di calcio: non ho mai visto tanto in vita mia. Speriamo che sia lo stesso per l’America’s Cup. Quando eravamo in cerca di un posto, siamo venuti a Napoli probabilmente quattro volte negli ultimi quattro mesi, lo abbiamo fatto in modo piuttosto discreto. Ricordo le regata fatte nel 2012 e nel 2013: mi sono rimaste impresse non perché ricordi le regate, ma perché ricordo la gente. È stato straordinario”.