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Giro d’Italia, quinta vittoria in maglia rosa per Pogacar. Eguagliato il record di Merckx (Sky)

Ha chiuso con due minuti di vantaggio sui suoi inseguitori. Domani passerella finale a Roma

Giro d’Italia, quinta vittoria in maglia rosa per Pogacar. Eguagliato il record di Merckx (Sky)
Team UAE's Slovenian rider Tadej Pogacar celebrates as he crosses the finish line to win the 8th stage of the 107th Giro d'Italia cycling race, 152km between Spoleto and Prati di Tivo, on May 11, 2024. (Photo by Luca Bettini / AFP)

Pogacar vince la ventesima tappa del Giro d’Italia e eguaglia il record di Merckx di 5 vittorie in maglia rosa. Si tratta dell’ennesima grande corsa del ciclista in questo giro d’Italia. Pogacar ha vinto la tappa con due minuti di vantaggio sui suoi inseguitori.

Sky Sport racconta la vittoria:

Tadej Pogacar mette a segno un altro capolavoro, l’ennesimo della sua carriera e di questo Giro d’Italia. Scatta sulla seconda salita del Monte Grappa, fa il vuoto e conquista la sesta vittoria in questa corsa rosa, la quinta con la maglia da leader eguagliando Eddy Merckx. Domani la passerella finale a Roma per la maglia rosa slovena.

Pogacar spiega l’agonismo: «La gare esistono per essere vinte, ora il ciclismo è spettacolare»

Tadej Pogacar non sta solo vincendo il Giro. L’ha quasi fatto fallire per manifesta superiorità. All’estero non ci abbiamo fatto una gran figura: accusano gli organizzatori di aver “appiattito” il tracciato apposta per sedurre lo sloveno. Quest’anno lui vuole fare la doppietta: Giro più Tour (dove lo aspettano Vingegaard, Roglic e Evenepoel). Ed eccolo quasi a metà dell’opera. Lo hanno anche “accusato” perché esagera, vuole vincere tutto, sempre. E dai su… non si fa. Invece lui dice che si fa eccome. E lo spiega in un’intervista a Marca.

“Siamo venuti qui per vincere il più possibile e questa è stata una parte importante della nostra strategia. Le gare ciclistiche esistono per essere vinte. Ovviamente la cosa più importante è arrivare a Roma vestiti di rosa, quindi non ci siamo mai discostati da quell’obiettivo e secondo me abbiamo mantenuto la nostra tattica in linea con questo. Tocchiamo ferro per stare al sicuro ed evitare la sfortuna, ma nelle gare ciclistiche tutto può succedere. Un grande vantaggio può significare molto poco se le cose vanno male. Non direi che mi spaventa troppo, ma allo stesso tempo facciamo il possibile per evitarlo”.

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