Il nuovo accordo in chiusura tradisce il vero valore di mercato dei diritti tv del campionato
C’era una volta un mondo nel quale per avere la Serie A su TimVision, Tim pagava a Dazn la bellezza di 340 milioni di euro a stagione. Un’enormità che sopravvalutava il prodotto e di cui si resero conto presto anche i dirigenti di Tim, tanto da portare anche alle dimissioni dell’allora amministratore delegato Luigi Gubitosi. Dazn, nel frattempo, continua ad aumentare i prezzi degli abbonamenti di anno in anno.
Oggi – per dare l’idea di quanto lo stesso prodotto sia tornato nell’alveo di valutazioni più terrene – vale per Tim 50 milioni l’anno.
Lo prevede il nuovo accordo con Dazn, la cui finalizzazione è stata annunciata da Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim: “Con Dazn siamo in fase di finalizzazione di un accordo che non è certamente alle condizioni precedenti. Per un tema di confidentiality non possiamo entrare in dettaglio ma lo diremo al momento opportuno, non credo molto lontano nel tempo”.
“Confidentiality” a parte, Calcio e Finanza raccoglie un po’ di indiscrezioni e mette le cifre del nuovo contratto. “Il contratto dovrebbe coprire le stagioni comprese fra il campionato 2024/25 e quello 2028/29, anni per cui i diritti tv della Serie A sono stati rilevati proprio da Dazn. (con Sky che manterrà la co-esclusiva per tre gare a giornata). Il nuovo accordo andrà quindi a prolungare quello già in vigore e, secondo le indiscrezioni dei mesi scorsi, vedrà Tim versare ogni anno a Dazn circa 50 milioni di euro, per un totale di 250 milioni nell’arco dei cinque anni. A questo minimo garantito si aggiungerebbe una cifra variabile, legata soprattutto all’andamento degli abbonamenti. La somma sarebbe quindi decisamente lontana dai 340 milioni di euro a stagione che Tim era tenuta a versare a Dazn nella versione originaria del contratto per il triennio 2021/24″.
