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Koulibaly: «Fu Calzona a farmi restare a Napoli, Sarri non mi voleva»

Alla Gazzetta: «mi disse: “se ascolti me e Sarri, giocherai tanto”», gli risposi: “ma sei il secondo del mister, lui non mi vuole”. Aveva ragione»

Koulibaly: «Fu Calzona a farmi restare a Napoli, Sarri non mi voleva»
Napoli 30/04/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sassuolo / foto Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly

Koulibaly intervistato dalla Gazzetta dello Sport. Parla soprattutto di Calzona.

«Forse pochi lo sanno, ma quando lui è arrivato a Napoli con Sarri, io me ne dovevo andare, portavo offerte per essere ceduto. Lui venne da me e mi disse: “non capisco perché vuoi andartene?”. E io gli spiegai che avevo bisogno di giocare, di trovare un allenatore che contava su di me e mi valorizzasse. Mi disse: “se correggi due o tre cose e ascolti i consigli miei e di Sarri, avrai l’occasione per giocare tante partite”. Io replicai: “tu non sei l’allenatore, sei il secondo del mister. Se lui non mi vuole, non puoi fargli cambiare idea”. Mi assicurò che mi sbagliavo. E aveva ragione lui. Ha fatto di tutto per tenermi a Napoli. Insieme a Sarri, ha cambiato la mia storia».

Koulibaly: «Il Napoli con Calzona può diventare una macchina da guerra e sono sicuro che ci riuscirà, ma ha bisogno di tempo. Per ora il contratto scade a fine stagione, mi auguro possa continuare ancora due o tre anni con il Napoli. È l’uomo giusto, meritava questa chance da tanti anni. Nella Slovacchia ha fatto un grande lavoro, li ha portati all’Europeo. Poi ha avuto il coraggio di chiedere di poter aiutare il Napoli, visto il legame. Ha le competenze per fare bene».

Lei e l’Al Hilal invece state facendo benissimo: 27 vittorie di fila, Guinness dei primati…

«Qui ho ritrovato il piacere di giocare e io e la mia famiglia siamo molto felici: i bimbi vanno a scuola di inglese e italiano, a casa parliamo in francese. In testa hanno tre lingue ed è una cosa molto bella. Sul campo, invece, le 27 vittorie di fila non erano un obiettivo ma dopo averne vinte 12, abbiamo messo nel mirino il record. Non è un titolo, solo un record. E noi vogliamo i titoli».

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