Dendoncker in Belgio lo chiamano Robocop (Corsport)

Sarà molto utile per personalità e capacità fisico-atletiche. «Mi piace recuperare palloni»

Napoli Dendoncker

Aston Villa's Belgian midfielder #32 Leander Dendoncker (L) vies with Manchester United's Danish midfielder #14 Christian Eriksen (R) during the English Premier League football match between Manchester United and Aston Villa at Old Trafford in Manchester, north west England, on December 26, 2023. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Dendoncker in Belgio lo chiamano Robocop. Lo ricorda il Corriere dello Sport con Fabio Mandarini.

Dendoncker, belga come Cyril e atteso come lui per l’impatto che potrebbe avere. Uno schermo, un mediano muscolare che darà spessore alla squadra soprattutto in fase difensiva. Il totem di 188 centimetri che, oltre alla sostanza nell’interdizione, aumenterà il peso specifico del gioco aereo.

Dendoncker profilo internazionale

Un profilo internazionale – con due Mondiali e un Europeo alle spalle – che in questa stagione con l’Aston Villa ha collezionato appena 8 presenze e 119 minuti in Premier, ma che secondo i piani sarà molto utile per personalità e capacità fisico-atletiche. In Belgio, tanto per rendere l’idea, lo chiamano RoboCop. «Mi piace recuperare palloni», una delle sue rare dichiarazioni pubbliche. Cresciuto in una fattoria a Zonnebeke – nelle Fiandre, al confine con la Francia -, il sogno infantile di fare il panettiere per assecondare l’amore per dolci e biscotti, Dendoncker con il Barça tornerà a giocare in Champions dopo averla frequentata con l’Anderlecht. Dove, tra l’altro, ai tempi dell’Accademia, delle giovanili, fece grande amicizia con Romelu Lukaku. 

Tanto Belgio nel Napoli, come il ct Tedesco che piace a De Laurentiis (Napolista)

In principio è stato Ngonge acquistato dal Verona. Poi, c’è stato Theate difensore centrale che sarebbe o sarebbe stato un ottimo acquisto. E infine Dendoncker centrocampista con 32 presenze in Nazionale, tre ai Mondiali, esperienza in Premier con Wolverhampton e Aston Villa. Tutti e tre Belgi. Tre calciatori fanno una prova, per dirla alla Agatha Christie. Improvvisamente, due anni dopo l’addio di Mertens, il Napoli ha scoperto la passione per il Belgio.

Dei tre, due sono arrivati e l’altro, il difensore ex Bologna, pare invece più lontano. Ed è un peccato perché Theate sarebbe stato un acquisto anche per i prossimi anni. Ma quel che i tre belgi, uno in fila all’altro, ci hanno riportato alla memoria è la passione di Aurelio De Laurentiis per Domenico Tedesco attualmente ct della Nazionale dei diavoli rossi.

Tedesco, 38 anni, di Rossano Calabro, da bambino ha seguito i genitori in Germania. Ha lavorato alla Mercedes, poi ha cominciato la sua carriera di allenatore. Ha allenato lo Schalke 04, lo Spartak Mosca e il Lipsia. Adesso ha un contratto con la Nazionale belga fino all’Europeo del 2024. Da giugno quindi è libero. Ed è un tecnico che piace molto al presidente del Napoli. Una persona con cui De Laurentiis ha stabilito un rapporto da tempo. È giovane, ha esperienza e formazione internazionale, è un nome che in Italia circola pochissimo pure avendo allenato squadre importanti sia a livello di club che di Nazionale. Tedesco è nella short list del presidente. De Laurentiis sa benissimo di non poter fallire il nome del prossimo allenatore del Napoli.

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