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Djokovic: «i fischi nei miei confronti una mancanza di rispetto, risponderò sempre»

Il serbo sulle polemiche contro i tifosi inglesi. Di Sinner ha detto: «Sta nascendo una bella rivalità, sta giocando il suo miglior tennis»

Djokovic: «i fischi nei miei confronti una mancanza di rispetto, risponderò sempre»
Malaga (Spagna) 23/11/2023 - Coppa Davis / foto Imago/Image Sport nella foto: Novak Djokovic ONLY ITALY

Domani assisteremo a una nuova sfida tra Djokovic e Sinner per stabilire chi andrà in finale di Coppa Davis. La Serbia ha battuto la Gran Bretagna chiudendo subito la pratica con le vittorie nei singolari di Kecmanovic e Djokovic.

Il tennista serbo si è detto entusiasta di poter affrontare di nuovo Sinner:

«Sarò la terza volta in poco più di una settimana. Sarà fantastico, penso, sia per gli appassionati di tennis che per i tifosi italiani e serbi, e per chi sarà qui a Malaga. Stiamo sviluppando una bella rivalità ultimamente. Ho tantissimo rispetto per lui. Ha giocato senza dubbio il tennis della sua vita negli ultimi mesi. Ho visto un po’ il singolare e il doppio che ha vinto oggi. Sorprendente. Ha giocato davvero ad alto livello. E’ entusiasta di giocare per il suo Paese. Ha ribaltato praticamente da solo lo 0-1 dell’Olanda. Ovviamente il format della Coppa Davis non dipende solo ed esclusivamente dal singolo. Quindi il match tra noi due non sarà decisivo. Penso alle due partite che abbiamo giocato a Torino e credo serviranno e aiuteranno entrambi nella nostra preparazione per sabato. So cosa mi aspetta. Sarà una grande partita».

Durante la partita giocata ieri da Djokovic sono nate delle polemiche a causa dei fischi che il serbo si è preso:

«Mi hanno fischiato tutta la partita. E’ mancanza di rispetto, ma è una cosa per cui devo essere preparato. In Coppa Davis è normale che a volte i fan oltrepassino il limite e anche tu entri nella foga del momento, anche tu reagisci. Possono fare quello che vogliono, ma risponderò sempre. Questo è quello che è successo. E alla fine, per chiunque fosse lì e ha visto quello che è successo, stavo cercando di parlare e loro hanno iniziato di proposito a suonare in modo che io non potessi parlare e hanno cercato di infastidirmi per tutta la partita».

Sull’importanza di rappresentare il proprio Paese:

«È un onore e un privilegio rappresentare il proprio Paese. È anche una responsabilità. Quando guardo la panchina, normalmente nessuno è seduto lì. Il mio capitano è seduto lì ed è anche il mio amico d’infanzia, Abbiamo vinto insieme la Coppa Davis nel 2010. C’è un grande spirito di squadra. Riteniamo di avere buone possibilità per vincere il titolo».

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