In conferenza: «Da quando alleno non ho mai sperimentato tanta condivisione con dirigenti di alto livello. Se voglio restare? Ho già risposto».

L’allenatore croato dell’Olympique Marsiglia, Igor Tudor, ha parlato in conferenza stampa due giorni prima di ricevere, in casa, il Brest. Tudor ha parlato della preparazione del match:
«Ci siamo preparati per questa partita come per tutte le altre. Dobbiamo vincere davanti ai nostri tifosi, vogliamo finire la stagione in casa con una bella prestazione e una bella vittoria, per portare gioia agli spettatori, ma anche a noi stessi».
Hai rimpianti per la tua gestione? Hai rischiato di perdere qualche giocatore che avrebbe potuto essere prezioso durante la stagione? Tudor:
«Penso di aver commesso pochi errori da quel punto di vista. Quando vedi da dove siamo partiti, il gruppo all’inizio della stagione, ci sono stati molti progressi. Abbiamo instillato una vera e propria cultura del lavoro, fondamentale per il club, e questo è motivo di vero orgoglio».
Hai discusso del tuo futuro con la dirigenza? Tudor è stato accostato alla panchina della Juventus, in caso di esonero di Massimiliano Allegri.
«No, queste sono questioni interne, che hanno a che fare con la gestione. Ho un ottimo rapporto con il management, un rapporto sincero. Sinceramente, da quando sono allenatore, non ho mai sperimentato tanta condivisione con dirigenti di alto livello, un tale supporto alla mia dirigenza, su cento punti diversi durante la stagione. Credono in quello che faccio, è raro in una carriera. Per quanto riguarda la programmazione della prossima stagione, sarà inevitabilmente più delicata se arriviamo terzi, con alcuni giocatori che arriveranno in un club per la Champions League. Ma molti club conoscono questo scenario, è abbastanza comune».
Vuoi ancora allenare l’Olympique Marsiglia la prossima stagione?
«Ho già risposto alla domanda, grazie».
Qual è la tua opinione sul costante supporto dei tifosi durante questa stagione e sul fervore al Vélodrome? Tudor:
«Ho sentito una vera energia nell’essere l’allenatore, sia a casa che in trasferta. Marsiglia è una città singolare, speciale, è stato qualcosa di molto bello, di emozioni fortissime al Vélodrome. Per giocare qui bisogna avere grande personalità e spalle larghe, perché questa energia può diventare un peso se il giocatore è troppo fragile. In questa stagione abbiamo offerto grandi emozioni, grandi partite, i giocatori hanno dato tutto. Finiremo sicuramente terzi, quando volevamo essere primi o secondi, ma altre squadre sono state migliori di noi».