Laudrup: «Il Real Madrid ha un’incredibile fede in se stesso, divora la mente degli avversari»
Alla Sueddeutsche: «Il Real è il miglior riflesso di Ancelotti. Una squadra con molta esperienza, che non si innervosisce mai, non importa cosa accada».

Ga Torino 08/12/2009 - Champions League / Juventus-Bayern Monaco / foto Gianluigi Arcaini/Image Sport nella foto: Michael Laudrup
Michael Laudrup parla del Manchester City e di Pep Guardiola in un’intervista alla Sueddeutsche. Ex centrocampista, il danese è stato uno dei migliori giocatori degli anni ’80 e ’90. Ha giocato con Lazio, Juventus, Barcellona, Real Madrid. Ha condiviso lo spogliatoio con grandi giocatori e con allenatori che hanno lasciato un segno eterno nel calcio, come Johan Cruyff. Oggi è un commentatore sportivo per la tv danese. Per Laudrup il City «è la squadra che gioca meglio a calcio in questo momento». E spiega perché.
«Per i suoi risultati in Premier League, che insieme al campionato spagnolo è il più impegnativo del mondo. Nelle ultime 20 partite ha fatto 17 vittorie e tre pareggi, giusto? Questo parla da solo. Il City ha una quantità folle di qualità individuale e giocatori di grande prospettiva. Hanno anche Erling Haaland, un attaccante che ha segnato 53 gol in stagione. E hanno ancora un’altra cosa veramente straordinaria e quasi ancora più importante: i giocatori più importanti di questa squadra sono tutti in ottima forma in questo momento! Che si tratti di un portiere, di un difensore centrale, di un centrocampo, di Rodri, de Bruine, Gundogan, di un Grealish o di un Haaland in testa, tutti giocano davvero bene da un mese e mezzo».
Il merito, per Laudrup, è di Guardiola, che lui conosce bene, avendoci lavorato al Barcellona.
«Ha portato quasi tutti i giocatori di questa squadra a un livello eccezionale».
A Laudrup viene chiesto cosa risponde a quanti ritengono che il calcio del City sia troppo meccanizzato.
«Posso solo levarmi il cappello di fronte a Pep. Ma posso capire quando gli spettatori dicono: ehi, non voglio vedere quando il City fa 15 passaggi prima di arrivare all’ultimo terzo del campo. Vorrei solo provare a spiegarlo, con le parole di Cruyff, con cui ci allenavamo a Barcellona. Diceva sempre: “se vogliamo riposare nel gioco, dobbiamo avere la palla. Perché solo quando hai la palla puoi mantenere il controllo”. Si tratta di gestione del gioco».
A Laudrup viene chiesto anche di Ancelotti e del Real Madrid.
«Ancelotti è stato con molti grandi club e ha conquistato tutto con tutti loro. Il modo in cui il Real ha difeso all’andata è stato tatticamente eccellente ed è una questione di esperienza. Non tutti ce l’hanno. Il Real è comunque il miglior riflesso di Ancelotti. Oltre a vincere molti titoli di Champions League negli ultimi anni, questa è una squadra con molta esperienza. Non si innervosisce mai. Non importa cosa accada. L’esempio più chiaro lo abbiamo visto in questa stagione ad Anfield: non conosco una squadra che è dietro al Liverpool dopo 20 minuti 0-2 e poi non solo se ne va viva, ma vince!».
Laudrup continua:
«Ancelotti è sempre tranquillo. Sa di avere giocatori esperti e un portiere come Thibaut Courtois. E i giocatori sanno che il loro allenatore affronterà tutto con calma».
Ancora sul Real:
«Il Real Madrid ha in realtà qualcosa che non può essere spiegato: una fede in se stesso che porta ai cosiddetti miracoli. Se certe cose si ripetono mille volte, allora non può essere una coincidenza. Quindi è una questione di mentalità, che mangia anche le menti degli avversari».