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Tra Mourinho e Friedkin è guerra fredda (Il Messaggero)

Il tecnico vuole garanzie sul progetto, gli americani temporeggiano, ma Mourinho non vuole accettare passivamente il ruolo di impiegato

Tra Mourinho e Friedkin è guerra fredda (Il Messaggero)
Mg Cremona 28/02/2023 - campionato di calcio serie A / Cremonese-Roma / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Nulla è ancora deciso del futuro di José Mourinho e ci sono diverse tensioni con Friedkin, scrive Il Messaggero. Il tecnico ha imparato ad amare la Roma, ma resta comunque un professionista del calcio con profonda dipendenza dalle vittorie. Mourinho si trova ad un bivio e sta facendo pressioni sui Friedkin per comprendere meglio il progetto della Roma:

“Il portoghese vorrebbe parlare con Dan Friedkin per comprendere i progetti futuri e lo vorrebbe fare subito e non a giugno. Non sta usando la stampa come leva per sollecitare un incontro, ma racconta semplicemente un’evidenza e cioè che incontrarsi a fine campionato sarà troppo tardi per fare delle scelte”.

Il quotidiano scrive che ci sarebbe una ‘guerra fredda’ tra allenatore e dirigenza:

“La mancanza di dialogo tra le due entità più carismatiche e autorevoli del club fa intuire che tra i due ci sia una guerra fredda. José è un dipendente di Friedkin e deve rispettare i tempi che il presidente impone, ma non vuole accettare passivamente il ruolo di impiegato in attesa degli eventi. E questo sarebbe un ulteriore motivo per troncare la storia con la Roma”.

Mourinho spesso ricorda la mancanza di profondità della rosa e le parti vogliono tutelare le proprie immagini in caso di divorzio:

“La società che, attraverso Tiago Pinto, ribadisce quanto sia complicato fare mercato con il settlement agreement firmato a gennaio; dall’altra Mou che non perde occasione per ricordare quanto la rosa sia corta. Frecciate, messaggi velati, parole sussurrate o fatte trapelare che danno un quadro preciso della situazione. Lo scopo finale è smarcarsi dalla responsabilità di una possibile separazione, perché a Friedkin è chiaro che perdere un tecnico come Mourinho rappresenterebbe una macchia indelebile nella sua presidenza”. 

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