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Lo scopritore di Kim: «È passato da essere semi-sconosciuto a uno dei più richiesti in Europa»

Alessandro Maddaloni a Kiss Kiss Napoli: «Il suo sfogo è comprensibile, si è improvvisamente trovato al centro di tante attenzioni»

Lo scopritore di Kim: «È passato da essere semi-sconosciuto a uno dei più richiesti in Europa»
Db Napoli 02/03/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kim Min Jae

Solo pochi giorni fa il difensore del Napoli, Kim, aveva rilasciato alcune dichiarazioni piuttosto stizzite al termine di una partita con la sua Nazionale, «Sono mentalmente stanco. Voglio concentrarmi sulla mia squadra (il Napoli) piuttosto che sulla nazionale. Non ho altro da dire in questo momento». Subito dopo Kim si era scusato per le sue parole, spiegando che la pressione per i continui accostamenti con altre squadre rischiavano di deconcentrarlo.

Oggi Massimiliano Maddaloni, allenatore e primo scopritore di Kim, ne ha parlato ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli 

«È stato comprensibile lo sfogo di Kim, nell’ultimo mese è stato accostato a tantissime squadre. In molti si domandano del suo futuro per via della clausola e lui ogni giorno è tempestato da domande circa la sua permanenza a Napoli. Si è sfogato, facendo capire che ora è concentrato solo sul Napoli e sul finire nel migliore dei modi una grande stagione. Ripeto, è tutto naturale perché si è sentito nell’occhio del ciclone passando dall’essere un giocatore semi-sconosciuto ad uno dei più appetiti in Europa.

Kim lo vidi quando era molto giovane e lo segnalai anche al Napoli. Qualche nome nuovo l’ho fatto a Giuntoli, sono giocatori che ho visto in giro e li ho segnalati. Secondo me bisognerà  fare molta attenzione ai mercati coreani, giapponesi e iraniani perché ci sono giocatori molto interessanti a costi abbordabili. Ora bisognerà capire che mercato vorrà  fare il Napoli in futuro, ma gli azzurri sono estremamente concentrati ora sul finire bene la stagione e centrare gli obiettivi. Giuntoli ha dimostrato di essere un grande direttore, questa squadra è frutto delle scelte di Cristiano e della società. Ora per Osimhen bisogna vedere che offrirà  il mercato, certamente sarà  molto attenzionato ma io fossi in De Laurentiis non mi priverei mai di Giuntoli».

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