Sono stati intonati tre volte. Gli ispettori presenti all’Olimpico li hanno sentiti bene. La curva dei tifosi biancocelesti rischia la squalifica
Nel corso del derby della Capitale tra Lazio e Roma, oltre a risse in campo e negli spogliatoi e a tafferugli prima della partita, si sono uditi distintamente anche cori antisemiti. I tifosi della Lazio sono degli habitué, in tal senso. Ne scrivono Gazzetta dello Sport, Corriere dello Sport e La Stampa. Tutti e tre i quotidiani sottolineano il fatto che gli ispettori della Procura Federale, presenti allo stadio, hanno sentito benissimo i cori e che è possibile che oggi sia avviata un’inchiesta. La Curva Nord rischia la squalifica.
La Gazzetta dello Sport scrive:
“La Procura federale, però, avrà del lavoro aggiuntivo. Gli ispettori, infatti, sono stati attenti ai cori intonati dai tifosi della Lazio. Pare che anche stavolta qualche espressione razzista, di matrice anti-ebraica, ci sia stata e quindi è possibile che parta una inchiesta. Se venissero accettati, la curva biancoceleste rischierebbe la squalifica”.
Il Corriere dello Sport:
“La Procura Federale era presente, ha visto tutto (e durante la partita avrebbe anche annotato dei cori antisemiti partiti dalla Curva Nord)”.
La Stampa:
“Durante, invece, cori di stampo antisemita intonati tre volte da una parte della curva laziale che dovrebbero essere stati ravvisati dagli ispettori federali”.
Già la settimana scorsa, il Messaggero scriveva che la Procura Figc stava acquisendo altro materiale dalla Questura di Napoli in merito ai cori antisemiti intonati dagli ultras della Lazio contro i napoletani in occasione di Napoli-Lazio al Maradona e che la decisione sulla chiusura della Curva Nord sarebbe arrivata dopo il derby.
“Scongiurato al momento l’incubo di provvedimenti contro la Lazio da parte della Procura Federale per i cori antisemiti di 100 ultrà al Maradona, lo scorso 3 marzo: Chiné sta acquisendo dalla Questura di Napoli altre immagini e ulteriore materiale, l’indagine non si chiuderà prima del derby, ma c’è il rischio di una Curva Nord chiusa subito dopo la ripresa del campionato”.
Il coro allora intonato dagli ultras biancocelesti era stato questo:
“So laziale e so razzista siamo le camice brune tu ce fai pena con sta cazzo de kippah. C’hai er padre deportato e tu madre è Anna Frank. Romanista sei un rabbino pane azzimo e agnellino e festeggi l’Hanukkà, lalala lalala”.
