ilNapolista

«De Laurentiis disse al presidente della Coca Cola che non la sapeva fare, voleva insegnarglielo lui»

Sul Fatto alcuni aneddoti del libro “Per i soldi o per la gloria”, dedicato ai produttori cinematografici italiani. C’è anche il patron del Napoli

«De Laurentiis disse al presidente della Coca Cola che non la sapeva fare, voleva insegnarglielo lui»
Italian businessman Aurelio De Laurentiis arrives for the screening of the film "Freaks Out" presented in competition on September 8, 2021 during the 78th Venice Film Festival at Venice Lido. (Photo by Marco BERTORELLO / AFP)

Sul Fatto alcuni stralci del libro “Per i soldi o per la gloria”, di Domenico Monetti e Luca Pallanch, studiosi del Centro Sperimentale di Cinematografia. Un libro-intervista che racconta storie e leggende sui produttori italiani dal Dopoguerra alle tv private. Una raccolta di aneddoti su Visconti, Rossellini, De Sica, Fellini, e tanti altri. Tra cui anche il presidente del Napoli e della Filmauro, Aurelio De Laurentiis.

Nel libro è ricordato un mancato accordo con De Laurentiis e il presidente della Coca-Cola. Il patron del Napoli sosteneva che l’azienda non sapesse fare la Coca Cola, passò mezz’ora a spiegarglielo lui, convinto di avere la ricetta giusta.

““Aurelio ha detto a questo signore: ‘Voi non sapete fare la Coca- Cola’. È stato mezz’ora a insegnargli come si fa la Coca-Cola secondo lui!””.

E ancora, il racconto che riguarda Galliano Juso, che ha fatto otto film con Tomas Milian.

“il primo è Squadra antiscippo, “nato casualmente: stavo girando a Napoli ‘Il trafficone’ e mi hanno rubato i soldi che dovevo versare alla troupe, 1 milione e quattrocentomila lire!”; ha scoperto Bombolo, “lo conoscevo perché vendeva i piatti per strada: ‘Oh, famme lavorà, so’ for te!’ ”; si è “inventato il titolo W la foca … che Dio la benedoca!. La Titanus si è vergognata di distribuirlo e ha tolto anche il suo marchio””.

C’è anche un aneddoto che riguarda Tinto Brass.

“Roberto Sbarigia lavora a Salon Kitty di Tinto Brass, e sul set a Berlino incappa nell’incidente diplomatico: “Siamo partiti da un albergo con tutti gli attori vestiti da SS, il giorno dell’anniversario della caduta del nazismo! Una figura di merda! Abbiamo dovuto chiedere scusa tramite l’ambasciata!””.

ilnapolista © riproduzione riservata