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Damascelli: il passo indietro di Santoriello dimostra il suo equilibrio e la sua lealtà

Su Il Giornale. “Non è un assist per la difesa, viene anzi a mancare un magistrato di grande saggezza che non insegue il tintinnio delle manette” 

Damascelli: il passo indietro di Santoriello dimostra il suo equilibrio e la sua lealtà

Ieri il pm Santoriello ha deciso di tirarsi fuori dall’inchiesta Prisma sui conti della Juventus. Una decisione che, scrive il Corriere della Sera, è arrivata “in completa autonomia” da parte del magistrato dopo la bufera social che lo aveva travolto in conseguenza della diffusione del video in cui faceva una battura sul suo tifo per il Napoli. Parlando, durante un convegno del 2019, di un’indagine sui bianconeri archiviata, Santoriello aveva dichiarato:

«Lo ammetto, sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo».

La Gazzetta dello Sport scrive che Santoriello ha deciso di fare un passo indietro per evitare qualsiasi strumentalizzazione sull’inchiesta. Per il bene dell’inchiesta, insomma, come abbiamo scritto ieri plaudendo alla scelta del magistrato.

“La sua assenza in aula, questo filtra a Palazzo di Giustizia, non rappresenta un dubbio circa l’imparzialità di Santoriello nell’esercizio del suo lavoro, ma il tentativo di evitare ogni strumentalizzazione”.

Di Santoriello oggi scrive anche Tony Damascelli su Il Giornale.

“La ciurma dei tifosi, pro e contro, ha immediatamente invaso i social con il consueto repertorio di ignoranza abissale e di superficialità, trovando, su entrambi i fronti, la connivenza di alcuni fogli quotidiani. In verità la decisione del pm risponde a un atto di massimo equilibrio e lealtà che sono un dato caratteristico dello stesso magistrato, al di là di quelle frasi, inopportune e ineleganti, sul suo tifo per il Napoli e, in contemporanea, l’odio per la Juventus. La vicenda, subito strumentalizzata, gli ha suggerito di tenersi in disparte dall’udienza preliminare. In molti dimenticano che Ciro Santoriello fu lo stesso che nel duemila e diciassette archiviò la denuncia del falso in bilancio attribuito al presidente Andrea Agnelli, all’amministratore delegato Aldo Mazzia e ai sindaci del club bianconero, esposto presentato da Giuseppe Gazzoni Frascara, già presidente del Bologna. La decisione di Santoriello non può, dunque, essere letta come un assist alla difesa del club, semmai viene a mancare un magistrato di grande saggezza, non certamente del gruppo dei falchi che inseguono il tintinnio delle manette e la messa al gabbio degli imputati, tra gli applausi della folla”.

Lunedì, a sostenere l’accusa contro la Juventus, saranno i colleghi di Santoriello, Gianoglio e Bendoni: i due magistrati che, il 25 maggio 2021, firmarono la prima delega d’indagine sulle plusvalenze Juve, al nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza.

 

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