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Sonego: «Vengo dal calcio, perciò mi piace tanto giocare di squadra in Coppa Davis» 

A Tuttosport: «Sono appassionato di calcio da sempre. A sei anni feci un provino per il Torino e mi presero. Ancora oggi tifo granata».

Sonego: «Vengo dal calcio, perciò mi piace tanto giocare di squadra in Coppa Davis» 
Italyís Lorenzo Sonego plays a backhand return during the men's single semi-final of the Davis Cup tennis tournament match between Italy and Canada at the Martin Carpena sportshall, in Malaga on November 26, 2022. (Photo by JORGE GUERRERO / AFP)

Tuttosport intervista Lorenzo Sonego. Numero 51 della classifica ATP, in carriera ha vinto tre titoli: due su terra rossa (2019 e 2021) e uno su cemento, lo scorso anno a Metz. Racconta la sua passione per lo sport, nata dal calcio.

«Fin da piccolino, quando avevo 4-5 anni, inseguivo e calciavo una palla non appena mi si presentava l’opportunità di farlo. Ero molto appassionato di calcio e tifavo, come oggi, profondamente “Toro”, un trasporto verso i colori granata ereditato da mia nonna. A sei anni, accompagnato dai miei genitori, feci un provino nel Torino e mi presero, aumentando così l’amore per il pallone, facile da assecondare anche perché il campo era vicino a casa mia. Divertimento, gioco e felicità erano la chiave di quei primi passi nel mondo dello sport».

Poi è arrivato il tennis. Sonego:

«Differente l’ambiente, con rapporti ancora più stretti, a dispetto di quanto si possa pensare, rispetto a quelli del calcio. Gli amici e le conoscenze che ho fatto in tanti anni nel settore tennistico sono rimasti tali mentre quelle “calcistiche” le ho perse quasi tutte. I rapporti personali sono sempre stati molto importanti per me e probabilmente anche per questo motivo la scelta definitiva della strada da percorrere si è rivolta verso le palline e le racchette».

Sonego ama particolarmente la Coppa Davis. Spiega perché.

«Forse perché provengo da uno sport di squadra mi piace molto competere per una causa comune e condividere i sacrifici e le gioie con i compagni di avventura. Quando sono stato chiamato ho sempre cercato di dare il massimo, la soddisfazione è immensa quando il risultato arriva».

 

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