Il tecnico ha saputo coinvolgere tutti: il Napoli è un meccanismo a orologeria che funziona anche quando i suoi giocatori migliori non ci sono
Perché il Napoli è a +15? Sicuramente per merito di Luciano Spalletti, scrive la Gazzetta dello Sport. Il Napoli è il capolavoro del tecnico di Certaldo.
“Il Napoli primissimo ha un nome e un cognome. Luciano Spalletti. Allenatore modernissimo e studiato ampiamente dalle nuove generazioni, ha forgiato probabilmente il proprio capolavoro. Non solo tecnico o tattico, anche – e forse soprattutto – emozionale e collettivo”.
Spalletti ha saputo coinvolgere tutti i giocatori a sua disposizione, in modo da renderli tutti partecipi e protagonisti e da aumentare, di conseguenza, il loro rendimento.
“Il segreto dell’altissimo rendimento sta infatti nel gruppo, nel saper coinvolgere tutti. Il Napoli è un meccanismo a orologeria che funziona anche quando i suoi giocatori migliori non ci sono”.
E’ capitato diverse volte, in stagione: quando è mancato Osimhen, per infortunio, a risolvere le partite sono stati Simeone e Raspadori, ad esempio. Oppure quando a mancare è stato Kvaratskhelia: Elmas si è fatto trovare pronto e non ha fatto rimpiangere il macedone. Ma le alternanze sono tante, come quelle tra Politano e Lozano oppure tra Olivera e Mario Rui, per citarne qualcuna.
“Tutti sanno cosa fare, tutti si sentono coinvolti”.