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Gli atleti ucraini: «Il Cio si inchina alla Russia, continua a essere dalla parte sbagliata della storia»

Lettera congiunta con il sindacato degli atleti: «L’aggressione della Russia è costata migliaia di vite. Il Cio deve scegliere da che parte stare»

Gli atleti ucraini: «Il Cio si inchina alla Russia, continua a essere dalla parte sbagliata della storia»
Tokyo (Giappone) 24/07/2016 - Olimpiadi Tokyo 2020 / foto Imago/Image Sport nella foto: cerimonia di apertura

Gli atleti ucraini accusano il Comitato Olimpico Internazionale di premiare l’aggressione di Vladimir Putin all’Ucraina e di essere “dalla parte sbagliata della storia”. Il Cio sta studiando il modo per far qualificare gli atleti russi e bielorussi sotto una bandiera neutrale e questo fa arrabbiare gli atleti ucraini che hanno emesso una dichiarazione congiunta con il sindacato degli atleti, Global Athlete. Lo scrive il Guardian, che riporta alcuni stralci del documento.

«La guerra di aggressione della Russia è costata centinaia di migliaia di vite, ha distrutto infrastrutture, ha minacciato la stabilità dell’approvvigionamento alimentare globale e ha rischiato una catastrofe nucleare. Il Cio premia l’aggressione di Putin mentre la morte e la distruzione delle sue vittime vengono ignorate. Il Cio deve scegliere da che parte stare in questa guerra».

Gli atleti ucraini contestano anche l’affermazione del Cio secondo cui i Giochi Olimpici uniscono il mondo attraverso una competizione pacifica, definendola

«una visione utopica che ignora il modo in cui lo sport viene abitualmente utilizzato come strumento di Stati autoritari. Lo stato russo è stato un ottimo esempio, utilizzando i Giochi Olimpici di casa nel 2014, insieme a un programma antidoping sponsorizzato dallo Stato, per creare buona volontà sia in patria che all’estero prima di annettere la Crimea. Nel 2022 ha fatto lo stesso, usando i Giochi di Pechino per rafforzare il suo legame con la Cina prima di invadere l’Ucraina. La Russia ha promosso gli atleti a posizioni di rilievo nelle forze armate e ha pubblicizzato il successo atletico come segno della superiorità russa. Queste azioni sono state possibili perché la Russia ha manipolato e controllato a proprio vantaggio gli organi di governo dello sport».

Gli atleti concludono la loro dichiarazione affermando che

«il CIO continua a essere dalla parte sbagliata della storia»

e che

«sponsor, città ospitanti e governi nazionali devono smetterla di tollerare l’inchino del Cio alla Russia».

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